Severini (PD): No alle ronde e più chiarezza su Santa Palazia

Dopo la discussione in Consiglio Comunale sulla mozione antironde proposta dal Partito Democratico e da Sinistra e Libertà si sono verificati molti eventi che vanno a colorare di tinte nuove la tematica.
Innanzitutto il Decreto Sicurezza è entrato in vigore, anche con delle modifiche, cioè con la possibilità anche per i diciottenni di far parte del gruppo di rondisti, mentre prima l\'età minima consentita era di 25, onde evitare atteggiamenti di esaltazione, più facilmente attribuibili alle fasce di età più giovani.
Soprattutto però sono avvenute le prime espulsioni, i primi arresti e sono circolati i primi certificati falsi per badanti, rilasciati da approfittatori a suon di migliaia di euro per irregolari disposti anche a pagare documenti falsi pur di non essere costretti a partire. Perché una famiglia unita, in cui lei è badante, lui pizzaiolo ed il figlio studente dovrebbe essere divisa, con lei che rimane e gli altri che vengono cacciati.
Ci sono state poi le esternazioni di Bossi, Maroni e Calderoli sulle gabbie salariali, sulle bandiere, sugli inni, sui test di dialetto agli insegnanti, sugli italiani che quando emigravano \"lo facevano per lavorare, non per ammazzare\"; insomma nessuno ormai può negare che il Decreto Sicurezza sia un decreto che fa dell\'odio di razza e del mito separatista i due veri pilastri ispiratori.
E\' per questo che mi sento di sottolineare ancora con maggior forza quanto avevo già espresso in Consiglio Comunale a riguardo: parlare di controllo democratico del territorio non scandalizzerebbe nessuno in un contesto \"normale\", in un paese che non considera il problema della sicurezza un problema in assoluta prevalenza razziale, perlopiù legato alla presenza di migranti, in Italia invece assume un tono che non può essere in alcun modo condiviso.
Le ronde, nate come elemento
caratterizzante del Decreto Sicurezza, sono uno dei provvedimenti più
fortemente simbolico-politici dell\'attuale maggioranza, tutta piegata
ai capricciosi ricatti interni della Lega: è per questo che, malgrado
in Consiglio Comunale la maggioranza ed il Pdl abbiano respinto la mozione,
chiediamo all\'Amministrazione Comunale di esprimersi rifuggendo ogni
minimo ammiccamento al messaggio razziale latente all\'interno del
decreto. Il fatto che la stragrande maggioranza dei sindaci della zona
abbiano dichiarato di non voler recepire le ronde come strumento per
garantire la sicurezza dei cittadini, bensì di preferire un potenziamento
delle forze dell\'ordine, la dice lunga sulla fragilità della proposta
leghista.
In calce vorrei dire che l\'impegno mostrato dall\'Amministrazione Comunale nei confronti di Santa Palazia è positivo, anche se non si capisce quale nesso possa esistere tra un recupero della storica struttura e l\'ipotesi di uno spazio al suo interno riservato agli italiani stretti dalla crisi. Si tratta di questioni molto distanti tra loro, le cui soluzioni richiederebbero approcci di tipo completamente diverso. In ogni caso apprezziamo le buone intenzioni ma soprattutto aspettiamo dichiarazioni rassicuranti sul rifiuto delle ronde in quanto tali, per come sono state volute, propagandate e regolamentate.
Argentina Severini

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-08-2009 alle 19:22 sul giornale del 12 agosto 2009 - 1018 letture
In questo articolo si parla di politica, partito democratico, immigrazione, maroni, ronde, argentina severini, santa palazia
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