Lettere dai cittadini: Fausto Giuliodori su via San Gennaro e il LIDL

2' di lettura 11/08/2009 - Non credo che questa zona avesse bisogno di un nuovo supermercato come non credo che abbia bisogno di altre case o capannoni artigianali dato che ad Osimo troppi sono gli appartamenti invenduti oppure vuoti e la stessa cosa dicasi dei capannoni.

Sono Fausto Giuliodori e scrivo da Maputo in Mozambico ma la mia residenza è in via San Giovanni per fortuna fuori della zona interessata dalla nuova urbanizzazione denominata San Gennaro.

Scrivo perchè anche se lontano seguo con apprensione questa vicenda.

Non credo che questa zona avesse bisogno di un nuovo supermercato come non credo che abbia bisogno di altre case o capannoni artigianali dato che ad Osimo troppi sono gli appartamenti invenduti oppure vuoti e la stessa cosa dicasi dei capannoni.

L\'alibi del miglioramento della viabilità poteva reggere se la strada di bordo fosse stata realizzata mentre non si sa se e quando vedrà la luce e l\'interesse della popolazione residente è quello di non vedere aumentare il traffico su quella esistente già largamente insufficente.

Nella polemica che anche questa volta è sorta non è venuto fuori, come sempre, il problema dello smaltimento delle acque sia piovane che delle acque nere che è il problema più importante in quanto legato alla salute delle persone.

In una lettera da me inviata al sindaco Simoncini chiedevo il rispetto delle prescrizioni della Astea che prevedono il prolungamento della fogna che attualmente arriva al deposito Cotran fin sotto il cimitero. In teoria la fogna doveva essere costruita prima della apertura del supermercato e naturalmente prima di ogni altra forma di urbanizzazione. La fogna non vuol dire depurazione delle acque della quale non si sa se e quando verrà realizzata. Purtroppo la gestione delle acque seguita ad essere portata avanti con il metodo dello sciacquone: una volta fatta lo si tira e non ci si cura di dove va a finire, magari nell\'acqua con cui in questi giorni ci stiamo bagnando al mare.

Fausto Giuliodori