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Direttore Generale: figura revocata dalla legge per comuni di 30.000 abitanti

partito democratico 2' di lettura 17/07/2009 - La dimostrazione che il consigliere comunale Andreoni con il suo impegno non blocca di certo l’attività amministrativa è data dal fatto che, in barba alle prerogative del consiglio comunale (art. 48 comma 3 del TU enti locali che prevede il rispetto dei criteri generali stabiliti dal consiglio comunale), il primo atto della giunta Simoncini è stato la modifica del regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi per l’inserimento di una norma che darebbe la possibilità di assegnare l’incarico di direttore generale al sindaco uscente. Incarico per di più super remunerato che potrebbe costare alla città dai 5.000 ai 10.000 € mensili.

Così lo squallore delle leggi “su misura” che abbiamo visto mettere in campo a livello nazionale dal governo di destra, a vantaggio unico ed esclusivo dell’attuale presidente del Consiglio, si replica nell’amministrazione Simoncini che usa e modifica i regolamenti comunali pur di assegnare l’incarico di direttore generale all’ex Sindaco . Ora Simoncini dovrà spiegare da quale voce di bilancio intende tirare fuori i soldi per pagare un simile incarico. Soprattutto quali servizi sarà costretto a tagliare per reperire le risorse finanziare necessarie.

Ma questa è davvero una priorità per la città di Osimo? Una città come la nostra, di 30.000 abitanti, beneficerebbe realmente di questa figura? Come mai per mesi interi, da quando Gasparrini se ne è andato, si è fatto a meno della figura del city manager? Da che cosa dipende ciò?

A confermare l’inutilità del Direttore generale per la nostra città si pone lo schema di Legge recante disposizioni in materia di organi e funzioni degli enti locali che per dare attuazione del titolo V prevede una serie di misure che prevedono la riduzione delle spese complessive e tra queste proprio quella del Direttore Generale che per Comuni come Osimo non sarà più prevista. Infatti: L\'articolo 33 interviene a modificare l\'art . 108 del Testo unico, relativo alla figura del \"Direttore generale\" degli enti locali, prevedendo che tale organo possa essere nominato dal Sindaco dei soli Comuni capoluogo di ciascuna delle Città metropolitane di cui alla legge n . 42 del 2009 (recante delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell\'articolo 119 della Costituzione) .

Dunque se Simoncini procederà con la nomina del Direttore Generale viene pienamente confermata la famosa “continuità”, quella degli sprechi e delle spese inutili, o meglio utili solo a qualcuno, messa in campo dall’amministrazione delle Liste Civiche. E il balletto messo in campo dall’ex-sindaco dell’accetto o non accetto, mi metto a disposizione anche a costo zero, ma se me lo chiedono accetterò anche di essere pagato, fino a quando proseguirà? Si metta un punto a questo teatrino squallido.





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-07-2009 alle 19:34 sul giornale del 17 luglio 2009 - 2326 letture

In questo articolo si parla di politica, osimo, partito democratico





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