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15/04/2009
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La coalizione assemblea sociale ha sospeso per ora le iniziative nei
consigli di quartiere, dopo aver preso atto che l\'iniziativa di alcuni
suoi aderenti e simpatizzanti intesa a portare in primo piano una
questione di grave violazione della democrazia sostanziale e minato la
regolarità della campagna elettorale ha dato i suoi frutti...
La coalizione assemblea sociale ha sospeso per ora le iniziative nei
consigli di quartiere, dopo aver preso atto che l\'iniziativa di alcuni
suoi aderenti e simpatizzanti intesa a portare in primo piano una
questione di grave violazione della democrazia sostanziale e minato la
regolarità della campagna elettorale ha dato i suoi frutti.
Dopo infatti la nostra ferma protesta in consiglio comunale, che ha
provocato le reazioni scomposte della maggioranza, l\'appoggio di alcuni
consiglieri di minoranza e l\'imbarazzato silenzio di quelli del PD,
sembra ora che anche il candidato delle liste latiniane e gli altri
candidati intendano rinunciare alle sedi dei consigli di quartiere per
la loro propaganda; sedi che una delibera, secondo noi lesiva dei
diritti di cittadini ed associazioni, assegnava solo su richiesta di un
consigliere comunale.
La nostra protesta mirava, oltre che a denunciare l\'antidemocraticità
di tale provvedimento, inopportunamente approvato a suo tempo dal
centro- sinistra, anche a sollecitare la necessità di sospenderlo
durante il periodo di campagna elettorale per far partire tutti sullo
stesso piano, anche le nuove liste che non hanno consiglieri. O tutti o nessuno: se non possiamo utilizzare noi quelle sedi
istituzionali più vicine al territorio ed ai cittadini, benché spesso
monopolizzate da capibastone della maggioranza, non se ne debbono
avvantaggiare neanche gli altri, soprattutto di chi le ha considerate
da sempre come vassallaggi delle proprie politiche cesaristiche.
Ringraziamo intanto quei custodi che con buonsenso democratico ci hanno
comunque consentito l\'accesso e prendiamo atto che il presidente
Ginnetti, dopo le polemiche, ha sostenuto che rivedrà il provvedimento
appena il consiglio comunale avrà i numeri sufficienti per la
possibilità di modificarlo, peccato che quando ciò accadrà saremo oltre
i termini di legge consentiti per la propaganda fuorispazio; noi
continueremo la nostra campagna elettorale in altri spazi ma vigileremo
che non si ripeta l\'utilizzo a senso unico e discriminatorio delle sedi
dei consigli di quartiere, altrimenti ci sentiremo autorizzati ad
intervenire con i nostri temi nei confronti di quei candidati che si
ostinassero ad intervenirvi favoriti da norme anticostituzionali che si
sono ritagliati su misura.