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Venerdì Santo: Via Crucis a Loreto e la Processione dei Sacconi a Osimo

2' di lettura 09/04/2009 - Venerdì Santo, torna l\'appuntamento con la fede e la tradizione. Si rinnova oggi a Loreto a partire dalle 20.30 La Morte del Giusto, che quest\'anno giunge alla sua 32° edizione; a Osimo arrivano i sacconi della confraternita del Cristo Morto...

Venerdì Santo, torna l\'appuntamento con la fede e la tradizione. Si rinnova oggi a Loreto a partire dalle 20.30 La Morte del Giusto, la Via Crucis promossa dalla parrocchia di San Flaviano di Villa Musone che quest\'anno giunge alla sua 32° edizione. Ad accompagnare il cammino della Croce sarà il dott. Mario Melazzini, presidente nazionale dell\'AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), lui stesso affetto da tale malattia, direttore dell\'Unità operativa di Day Hospital Oncologico della Fondazione Maugeri IRCCS di Pavia, e direttore scientifico del centro clinico Nemo della Fondazione Serena Azienda Ospedaliera. \"La sua è la storia di un uomo che sperimenta quotidianamente la partecipazione alla sofferenza umana di Gesù e che pure testimonia un indistruttibile amore alla vita\", afferma padre Valentino Lanfranchi, promotore della sacra rappresentazione. Come da tradizione, l\'Arcivescovo Prelato Pontificio, Mons. Giovanni Tonucci, parteciperà alla rappresentazione vestendo i panni del Cireneo, l\'uomo che viene costretto dai soldati romani a portare la Croce di Cristo.


Anche Osimo celebra il mistero della Passione con il consueto e amato rito dei sacconi della confraternita del Cristo Morto. Saranno in più di 250, incappucciati nei caratteristici neri sai, simbolo di penitenza e purificazione, e compariranno al calar del sole dalla piazza del Duomo per accompagnare l\'antico cataletto del 1878, la grande macchina in legno dell\'altezza di oltre 4 metri e mezzo che si muove grazie a un motore elettrico e raffigura un letto funebre su cui giace ricoperto da un velo il Cristo morto. La processione si snoderà per le vie del Centro Storico, illuminate solo dalla fiamma delle torce, dalla luce delle lampade sorrette dai sacconi e delle fiaccole portate in mano dai fedeli. Il silenzio della cerimonia sarà interrotto dalle note dalle marce funebri di Chopin e dell\'osimano Querceti, eseguite dalla Banda Civica, e dallo sbattere sordo e sinistro delle battistangole dei sacconi, strumenti tradizionali ricavati da tabelle in legno a cui sono applicate delle borchie e una maniglia metallica che, sbattendo, provoca rumore. Questo perché la tradizione esige che nessuna campana suoni prima della Resurrezione di Cristo. Sarà il vicario vescovile Roberto Pacetti a portare la sacra spina, reliquia custodita dal museo del Duomo osimano. Al termine della processione, l\'arcivescovo Edoardo Menichelli benedirà la folla.








Questo è un articolo pubblicato il 09-04-2009 alle 23:55 sul giornale del 10 aprile 2009 - 3939 letture

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