Addio a Carlo Cenerelli: una malattia fulminante l\'ha strappato alla sua città

Personalità del mondo dell’associazionismo,
autorità locali, imprenditori, politici di ogni schieramento ma soprattutto
tanta gente comune, i suoi pazienti: era gremito di folla mercoledì 3 settembre
il santuario di Campocavallo per l’ultimo saluto al dottor Carlo Cenerelli,
radiologo e omeopata osimano, stimato politico, attivista del Rotary Club,
stroncato a 69 anni e nel brevissimo giro di quindici giorni da un’epatite
fulminante la cui causa scatenante, ancora non chiara, verrà definita solo in
base ai risultati dell’autopsia. Cenerelli era stato ricoverato d’urgenza
all’ospedale di Osimo a metà agosto in seguito all’insorgere dei sintomi della
malattia e quindi trasferito in Rianimazione a Torrette per il peggioramento
improvviso delle sue condizioni.
Non c’è stato il tempo di effettuare il
trapianto: il medico è spirato nella mattina del primo settembre. Per capire
come abbia potuto contrarre questa forma fulminante di epatite, Cenerelli
durante i suoi ultimi giorni ha studiato a lungo tutta la letteratura medica
relativa alla malattia che lo stava distruggendo: giunto ormai alla fine,
ancora lucido e in accordo con la famiglia, ha disposto le istruzioni per la
propria autopsia, in un ultimo dono alla scienza da lui amata. Cenerelli,
nipote di un noto medico fidardense, aveva consacrato la sua vita ai propri
studi e a i suoi pazienti: laureatosi in Fisica e Medicina si era specializzato
in Radiologia, Fitoterapia e Omeopatia, divenendo un pionere in quest’ultimo
settore.
Lo chiamavano il “dottore dei confettini” per via dei preparati di
erbe che produceva e somministrava ai suoi assistiti. Aveva lavorato in diversi
ospedali tra cui quello di Castelfidardo come responsabile del servizio di
radiologia; in seguito ha esercitato il proprio mestiere come libero
professionista nel suo ambulatorio in via Cesare Battisti. Attivissimo nel
Rotary Club Osimo di cui è stato presidente nel 1992, ultimo segretario osimano
della Dc negli anni ’90, si era candidato come sindaco per il centrodestra nel
Cdu nel 1995; sconfitto al ballottaggio Cenerelli entrò nella Sala Gialla come
consigliere comunale di opposizione fino al 1999 quando decise di ritirarsi a
vita privata.
Nel giorno del suo funerale il tricolore dei Carabinieri immerso
tra rose bianche e viola svettava sull’altare in omaggio al servizio reso sotto
le armi dal medico in qualità di ufficiale. “Mi fa grande impressione
pensare che ora Carlo è chiuso dentro quella bara, e non è più in fondo alla
sala, quando veniva ad ascoltare Messa e mi annuiva con un sorriso quando una
frase catturava il suo interesse...” Don Paolo Sconocchini, della
parrocchia anconetana di Ss.Cosma e Damiano, ma in passato celebrante a Campocavallo, ha ricordato così nell’omelia l’amicizia che lo legava a Carlo, fatta
di incontri in sagrestia alla fine della Messa e riflessioni profonde sul senso
della vita e sulle contraddizioni della modernità. Tra aneddoti e ricordi è
emersa la ricchezza della figura di Carlo, spirito ironico e profondo: “Certe
volte ci guariva più il suo sorriso che non le medicine”, aggiunge Don
Quirino Capitani, officiante assieme a padre Ortensio dei Minori conventuali.
Circondati da manifestazioni di affetto e stima la moglie di Carlo, Lucia Fagioli, e i suoi figli, Barbara, Francesco e Filippo, composti nel dolore di fronte alla bara del loro caro. La scomparsa di Cenerelli è un lutto che si abbatte sull’intera città: l’Amministrazione Comunale ha offerto un tributo all’amato medico dichiarando di essere vicina “al cordoglio di tutta Osimo per la scomparsa del dottor Carlo Cenerelli, cittadino esemplare, medico ricco di grandi qualità umane e professionali, uomo politico capace di dare un contributo importante alla vita amministrativa locale, quale consigliere comunale.”

Questo è un articolo pubblicato il 06-09-2008 alle 01:01 sul giornale del 06 settembre 2008 - 13068 letture
In questo articolo si parla di
L'indirizzo breve
https://vivere.me/eua4