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Latini: resisteremo in giudizio contro la Regione

3' di lettura 01/03/2008 - Inchiesta della Procura sulle politiche urbanistiche e Ospedale di Rete. Il Sindaco Dino Latini tiene fede all’impegno preso con l’opposizione e mercoledì 27 Febbraio in apertura della seduta di Consiglio Comunale ha affrontato in una relazione fiume queste importanti problematiche.

Inchiesta della Procura sulle politiche urbanistiche e Ospedale di Rete. Il Sindaco Dino Latini tiene fede all’impegno preso con l’opposizione e mercoledì 27 in apertura della seduta di Consiglio Comunale ha affrontato in una relazione fiume queste importanti problematiche che da tempi diversi tengono accesa l’attenzione dell’intera provincia sulla città osimana. Ad aprire il lungo resoconto del Sindaco proprio la questione ascesa per ultima alla ribalta mediatica: l’inchiesta della Procura di Ancona su 11 interventi urbanistici partita in seguito ad esposti presentati alla magistratura dai comitati ambientalisti della città.


Il Sindaco ha elencato nel dettaglio tutte le pratiche richieste dal PM Paolo Gubinelli tramite decreto di esibizione evidenziando di ognuna di esse l’iter percorso in consiglio comunale, votazioni incluse, e ribadendo il proprio “rispetto verso il lavoro della magistratura”. Quanto alla parte d’inchiesta incentrata su provvedimenti di sanatoria edilizia per violazioni edilizie-ambientali correlati a procedimenti penali in cui il primo cittadino sia stato nominato dal contravventore come difensore, Latini ha specificato: “Ho sempre declinato la difesa dei contravventori privati, anzi in tali casi mi sono sentito in dovere di comunicare gli abusi, già notificati dalla Polizia Municipale, all’Ufficio Urbanistica.”


Il lungo monologo di Latini ha quindi toccato l’annoso caso dell’Ospedale di Rete, riesploso con la delibera della Giunta Regionale dello scorso 11 Febbraio che ha annullato la concessione dei lavori assegnata dalla Asur alla società Osimo Salute e ha richiesto al Comune di Osimo la restituzione dei finanziamenti regionali erogati per la realizzazione dell’ospedale fino al 2001, ovvero la considerevole somma di circa 1,5 milioni di euro. Dopo aver ribadito la disponibilità da parte del Comune a riconsegnare una somma che non supera la quota di 600.000€ (recuperati con le azioni giudiziali susseguite alla chiusura del primo cantiere), Latini ha concluso: “É nostra intenzione resistere in giudizio contro la delibera della Regione che blocca il secondo cantiere su San Sabino, ci chiede di restituire somme già utilizzate quando i lavori erano in nostra consegna e mette in condizione la società Osimo Salute, lesa dall’atto, di poter richiedere un forte risarcimento per un progetto nei fatti mai realizzato.”


Latini ha anche dissolto ogni dubbio circa le voci che si rincorrevano attorno a una sua possibile candidatura in vista delle elezioni politiche di Aprile: “Se fosse stato così, a quest’ora mi sarei già dimesso e invece ancora sono qui.” Si profila invece come nuovo e importante appuntamento per la vita cittadina il prossimo 19 marzo, data in cui verrà discusso nella Sala Gialla il bilancio di previsione 2008 che già in questi giorni sotto forma di bozza verrà distribuito ai vari consiglieri comunali.






Questo è un articolo pubblicato il 01-03-2008 alle 01:01 sul giornale del 03 marzo 2008 - 2039 letture

In questo articolo si parla di politica, michela sbaffo

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