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Area Sud: Osimo leader nel settore edilizia

3' di lettura 02/03/2008 -
Il distretto di Ancona sud leader nelle costruzioni. E’ concentrato in questa zona il 22,7% dell’intero comparto edile della provincia : 1.358 imprese, in testa il comune di Osimo  con 583 a seguire Castelfidardo  con 286, a Filottrano 227.
       



da Confartigianato Osimo



Il distretto di Ancona sud leader nelle costruzioni. E’ concentrato in questa zona il 22,7% dell’intero comparto edile della provincia : 1.358 imprese, in testa il comune di Osimo con 583 a seguire Castelfidardo con 286, a Filottrano 227.

Dopo un periodo di crescita, sottolinea la Confartigianato di Ancona sud, le costruzioni pagano il prezzo dell’aumento dei tassi di mutuo per l’acquisto di case e di una diffusa crisi economica. Restano positivi i dati su occupazione e investimenti.


Nel settore delle costruzioni diminuisce lievemente l’occupazione di casa nostra mentre aumenta sensibilmente quella straniera. Dal 2005 al 2007, infatti, la presenza di stranieri nelle costruzioni è cresciuta in media del 51,6%, del 63,6% per quanto riguarda il numero di imprese a conduzione straniera e del 48,5% per i lavoratori dipendenti.

Soprattutto delle imprese fino a 9 dipendenti, che da sole occupano il 77% degli stranieri impiegati nell’edilizia. Se consistente è stato l’aumento dei dipendenti, ancor maggiore è stato quello delle imprese avviate da imprenditori immigrati nel nostro Paese. La comunità più numerosa è quella albanese, seguita dal Marocco, dalla Tunisia.


Operai che hanno un’età compresa tra i 25 e i 44 anni. Dall’analisi congiunturale del settore edile emerge che i lavoratori di età compresa tra i 25 ed i 34 sono soprattutto dipendenti, il 27,8% del totale, in attesa di maturare esperienza e di mettersi in proprio.

Non a caso, la fetta più grande dei lavoratori di età compresa tra i 35 ed i 44 anni sono proprio imprenditori, che rappresentano il 31,3% degli occupati nel settore. Elemento particolarmente significativo, in un mercato del lavoro ad alto tasso di precarietà come quello italiano, sottolinea Paolo Picchio responsabile degli edili di Confartigianato, è la forte capacità di stabilizzazione contrattuale dell’edilizia.


Infatti, soltanto nel biennio 2005 - 2006, il 24,7 % dei lavoratori a tempo determinato ha ottenuto un contratto di lavoro permanente, facendo registrare il più alto tasso di stabilizzazione di tutti i settori produttivi. Nel 2006, in particolare, il 59,4% dei lavoratori aveva un contratto temporaneo, mentre il 24,7% uno a tempo indeterminato. Un’altra nota positiva per il settore edile arriva dagli infortuni sul lavoro, in forte diminuzione tra il 2004 ed il 2006. Una diminuzione del 6,1%.


Infine va ricordato, conclude Paolo Picchio che la Confartigianato ha richiesto una normativa ad hoc che metta ordine nel settore, fornendo un’adeguata formazione agli imprenditori e frenando una deregulation che oggi permette a operatori non qualificati di “inquinare” il mercato. Basta dunque agli imprenditori edili ‘fai da te’, Agli imprenditori improvvisati, agli abusivi, ai doppiolavoristi che mettono a rischio la sicurezza dei lavoratori, fanno concorrenza sleale alle imprese regolari, sottraggono gettito alle casse dello Stato, rendono un pessimo servizio ai consumatori.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-03-2008 alle 01:01 sul giornale del 03 marzo 2008 - 975 letture

In questo articolo si parla di economia





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