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La Casta ha detto ''no'', ma gli italiani hanno bisogno di Lei

2' di lettura 30/11/-0001 -
Questo è quello che lasciamo, lasciamo soprattutto un uomo giusto, un uomo per bene e leale oltre che un grande statista che ha fatto molto per questa nostra povera Italia.

di Paola Andreoni
Capogruppo Partito Democratico Osimo


Si chiude, forse definitivamente, una fase politica che circa due anni fa aveva dato la sensazione della novità, della liberalizzazione, dell'anticorporativismo, dell'unione di più anime riformiste e democratiche, accomunate dall'idea di operare per il bene comune del Paese, dei cittadini. Invece il risultato, desolante e deludente, è ora sotto gli occhi di tutti.

Quei 161 senatori che hanno detto ieri sera "no" a Prodi, hanno detto "no" anche a quella metà degli italiani che avevano riposto fiducia e speranza di cambiamento nell'operato del Professore bolognese Prodi in poco più di 600 giorni, tra alti e bassi, lenzuolate e voti di fiducia, risse isteriche e pugnalate alle spalle, ha rimesso in piedi il Paese, facendolo uscire dalle emergenze economiche e internazionali.

Da due anni la nostra crescita si attesta sui livelli massimi dell’ultimo decennio, ha ripristinato l’avanzo primario, e fatto s ìche il debito calasse. Dopo i sacrifici della prima Finanziaria, obbligata dalla gestione dissennata del Cavaliere ha proceduto, a risanare i conti pubblici e a tagliare la spesa, aveva cominciato, ( con la Finanziaria 2008) in modo onesto e responsabile, a ridistribuire risorse alle famiglie, ai lavoratori e ai pensionati.

In politica estera ha saputo chiudere senza sbavature l’avventura in Iraq e guidare il processo che ha portato alla missione di pace in Libano, oltre ad aver l’operato con successo per la moratoria sulla pena di morte.

Ha combattendo con efficacia la criminalità organizzata, HA COMINCIATO A FAR PAGARE LE TASSE A CHI NON LO FACEVA. L’ azione di governo è stata diretta anche contro la precarietà, la disoccupazione e le ingiustizie sociali.

Ha saputo lottare contro i corporativismi e a favore delle liberalizzazioni, ha investito sulla ricerca e restituito certezze sul senso di equità e di giustizia. Ha tagliato l’Ici, ha agevolato gli affitti per le coppie e gli universitari. Ha saputo con responsabilità governare emergenze come quella dell’immondizia di Napoli, assumendosi responsabilità, senza addossare come sarebbe facile le colpe al precedente governo.

Ha concretamente iniziato a fare provvedimenti contro i privilegi e i costi della politica.

Ecco, questo è quello che lasciamo, lasciamo soprattutto un uomo giusto, un uomo per bene e leale oltre che un grande statista che ha fatto molto per questa nostra povera Italia.
Grazie Sig. Romano Prodi, gli Italiani hanno fiducia ed hanno bisogno di Lei.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 28 gennaio 2008 - 1706 letture

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