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Biscarini: l'occultamento della delibera della Corte dei Conti

4' di lettura 30/11/-0001 -
Spetta a noi il compito di segnalare alla città il livello a cui siamo giunti: non si fanno conoscere ai rappresentanti del popolo documenti importantissimi, pur di evitare giudizi politico-amministrativi negativi sull’operato della Amministrazione comunale.

da Matteo Biscarini


Nei giorni scorsi è stata inviata alla Amministrazione Comunale di Osimo dalla Corte dei Conti di Ancona una nota che contiene importanti rilievi critici sul bilancio di due società comunali, la Geos Maver e Auxmedia, che avrebbero accumulato un deficit rispettivamente di 131.362 euro e di 9.641 euro.

La nota, che modificava in maniera sostanziale il quadro economico comunale, non è stata fornita ai consiglieri impegnati nella sessione di assestamento di bilancio.

Quando la consigliera Domizio ha chiesto lumi, il Sindaco, invece di scusarsi è diventato “furioso per la fuga di notizie”. La nota doveva rimanere segreta. Un atto ufficiale di un organismo ufficiale di controllo non doveva essere fatto conoscere al Consiglio Comunale il cui Presidente non sente la necessità di protestare contro questi atteggiamenti antidemocraticii.

Addirittura il Sindaco scrive il giorno dopo: “Per quanto riguarda la predetta fuga di notizie, è stata inviata alla Corte dei Conti una lettera da parte del sottoscritto precisando il fatto e la ripetizione dello stesso e cioè che già prima che le note della Corte dei Conti fossero giunte in Comune (come successo in passato) era già in “mano” a terzi.

Addirittura il Sindaco si è sentito in diritto di protestare perché il documento non è rimasto nascosto.

Con calma e tranquillità la Corte dei Conti ha replicato che: “La delibera indirizzata al Comune è stata pubblicata il 22 novembre ed essendo un atto di natura pubblica chiunque avrebbe potuto prenderne visione. Non c'è quindi alcun motivo di ritenere che si sia verificata una "fuga di notizie" dai nostri uffici perché l'oggetto era pubblico".

Per tentare di giustificare il fatto che la nota non è stata consegnata ai consiglieri è stato detto che: “non si è potuto consegnare ai consiglieri perché pervenuta il giorno prima dell’ultimo consiglio comunale e solo in busta chiusa, sul tavolo del segretario comunale, il quale ha dichiarato in consiglio comunale stesso di assumersi la responsabilità di ciò, senza nessun problema, in considerazione dell’immediatezza fra arrivo della busta e consiglio comunale”.

Leggiamo con attenzione. “pervenuta solo in busta chiusa”. Grande e convincente argomentazione. Solitamente le lettere della Corte dei Conti arrivano col banditore pubblico o con fogli svolazzanti.

Noi ammiriamo il coraggio del Segretario Comunale che si è assunto la responsabilità della decisione di non far conoscere al consiglio i contenuti della nota. Ma la cosa può diventare pericolosa. Qualcuno potrebbe chiedere conto di tale comportamento. Ecco allora che il Sindaco il giorno dopo si sente in dovere di fare una ulteriore precisazione. Con un ragionamento contorto, pur affermando che :” il segretario,assumendosi, con il senso istituzionale del ruolo che ricopre, le eventuali responsabilità in merito” precisa che:” che ogni responsabilità e posizione assunta dal segretario-direttore generale e dai tre dirigenti del comune di Osimo, è e rimane prima di tutti del sottoscritto sindaco protempore”.

Ma non finisce qui. La motivazione che giustifica la decisione di non far conoscere la nota dirompente della Corte dei Conti, cioè il fatto che la lettera sia giunta il giorno prima del Consiglio cade di fronte ad una ulteriore dichiarazione della Corte stessa nella quale si afferma a chiare lettere che: “Ci risulta che la delibera, da noi licenziata il 22 novembre, sia stata consegnata al Comune il giorno successivo, il 23, come testimonia la tracciabilità della raccomandata». Cinque giorni prima del Consiglio Comunale, non un giorno prima

Il cerchio si chiude. Siamo di fronte a dichiarazioni chiaramente non rispondenti a verità. di chi rappresenta la Amministrazione Comunale, o vi svolge funzioni dirigenziali. Valuterà chi di dovere se sarà necessario chiedere misure amministrative. A noi spetta il compito di segnalare alla città il livello a cui siamo giunti: non si fanno conoscere ai rappresentanti del popolo documenti importantissimi, pur di evitare giudizi politico-amministrativi negativi sull’operato della Amministrazione comunale.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 17 dicembre 2007 - 1475 letture

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