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Art.38 dello Statuto Comunale: la Partecipazione dei Cittadini

4' di lettura 30/11/-0001 -
La costituzione di miriade di comitati cittadini, il coraggioso “farsi sentire” delle Mamme di Passatempo sono incoraggianti e promettenti segni che questa consapevolezza sta crescendo tra le nostre case.

di Paola Andreoni
consigliere comunale Partito Democratico


di Paola Andreoni Recita l’art. 38 dello Statuto comunale:

“ Il Comune promuove e tutela la partecipazione dei cittadini, singoli o associati, all’amministrazione dell’ente al fine di assicurare il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza…..”

Forse il sindaco che governa questa città e le sue liste civiche non si sono accorti dei profondi cambiamenti che sono in atto nella vita amministrativa degli enti locali. C’è una trasformazione radicale in atto e non metabolizzata dagli attuali inquilini del palazzo comunale: quella che vede il cittadino come protagonista delle buone pratiche della vita amministrativa del Comune.

Il modello che vedeva lo stato come fornitore delle risorse necessarie alle esigenze del territorio spendibili tramite le pubbliche amministrazioni ormai non esiste più. Da alcuni anni è nato un nuovo modello che vede come protagonista il cittadino che tramite la contribuzione di imposte e tasse diventa finanziatore delle risorse da investire sul territorio.

Ne consegue che i cittadini saranno sempre più finanziatori di opere e servizi presenti sul proprio territorio e sempre più occorre determinare strumenti di partecipazione dei cittadini alla "cosa" pubblica.

Sicuramente anche da parte del cittadino osimano c’è ancora troppa poca consapevolezza di cosa significa essere “cittadino” a tutti gli effetti.

La costituzione di miriade di comitati cittadini, il coraggioso “farsi sentire” delle Mamme di Passatempo sono incoraggianti e promettenti segni che questa consapevolezza sta crescendo tra le nostre case.

Questi segni positivi del formarsi di una coscienza di “cittadino” che vive per intero la vita della città, non solo come fruitore dei servizi o delle opere che vengono offerti e che, in misura diversa, è generalmente tenuto a pagare, bensì come parte attiva nei processi di scelta e decisione che sono alla base della predisposizione e dell’organizzazione dei servizi e delle opere stesse, sono invece vissuti come ingiustificate critiche e fastidiose invadenze di campo, da parte degli amministratori osimani. Alcuni esempi:

Simoncini che appella come irriconoscenti gli abitanti di via Trento, che si permettono di lamentarsi sul protrarsi dei lavori ; la protesta di Passatempo contro il Bitumificio, che c’è da lamentarsi dice Pirani anch’io abito li vicino e se va bene a me diventano pretestuose le vostre lamentele; il canile a Passatempo, un campo lager di 800 cani, secondo i nostri governanti cittadini è una cosa di ordinaria amministrazione che non richiede una preventiva condivisione dei cittadini residenti nella zona.

Stupore degli amministratori alle proteste e all’azione legale intraprese dai cittadini di via san Giovanni oppostisi alla “bella idea imprenditoriale del tempio crematorio”; biasimo degli stessi amministratori alle iniziative di raccolta firme promosse dai cittadini, risultanti poi determinanti alla messa al bando dei famigerati “semafori intelligenti”; riprovazione sdegnata degli amministratori contro i cittadini che con la raccolta di più di 1.500 firme hanno di fatto bloccato il tentativo di cementificazione del campo sportivo “Diana” e la chiusura dell’unica scuola elementare rimasta al centro storico; ecc, ecc.

L’ elenco sarebbe ancora lungo, ma vorrei terminare con un ultimo esempio in ordine di tempo di come ancora il concetto di partecipazione, malgrado 8 anni di governo cittadino, non sia stato minimamente assimilato da questi attuali amministratori comunali.

In quest’ultimo esempio mi viene in aiuto il sindaco con il suo blog. Nella sua personalissima traccia di rete istituzionale, prima da comunicazione di un consiglio di quartiere a Padiglione per la discussione di un progetto di “Biomassa”, poi a seguito di lamentele e per evitare dispute, comunica in data 13/12/2007 che è stata annullata la riunione presso la sede del Consiglio di Quartiere di Padiglione, indetta per la illustrazione dell’impianto di biomassa da parte dei soggetti proponenti. Prosegue la nota del Sindaco: “ la Giunta Comunale (cioè lui stesso) ha chiesto che il progetto sia prima portato alla sua attenzione e poi a quello dei cittadini della zona interessata “.

Avete capito ? per il nostro sindaco prima viene la Giunta e poi ( a decisione presa ) arrivano i cittadini. Questa non è “partecipazione”, ma in italiano si chiama “comunicazione di scelte prese”.

E’ esattamente quanto successo a Passatempo per il canile e/o per il bitumificio, per il tempio crematorio, per il grattacielo ex consorzio, ecc. ecc.

La storia continua e dei valori ideali contenuti nell’ articolo 38 dello Statuto comunale non rimangono che vuote parole al vento. La partecipazione democratica non è per questa tornata di amministratori comunali, per adesso i cittadini osimani devono subire in silenzio solo gli aumenti delle tasse.

Si allega la

Interrogazione su BIOMASSA.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 17 dicembre 2007 - 1697 letture

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