Ospedale di rete: la Regione chiede fiducia

Grande partecipazione all’incontro sull’ospedale di S. Sabino organizzato dalla CNA di Osimo; il dirigente del Servizio Sanitario Dott. Ruta chiede agli interventi di avere ancora fiducia nella Regione: “L’ospedale di Osimo rappresenta ancora una priorità”. |
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da CNA Zona Sud Ancona
Grande successo dell’incontro svoltosi ieri sera sull’ospedale di rete di S. Sabino organizzato dalla CNA di Osimo presso la sala Astea. L’incontro ha visto la partecipazione dell’Assessore del Comune di Osimo Avv. Alessandrini, del dirigente Servizio Salute della Regione Marche dott. Ruta, dal Vice Presidente della CNA Regionale Piacciaiola, dal Vice Presidente della CNA Provinciale di Ancona Tiranti. All’iniziativa erano presenti anche i comuni di Castelfidardo e Offagna.
L’ass. Alessandrini del comune di Osimo ha aperto i lavoro rilevando la necessità che la Regione decida, anche a costo di prendere una decisione impopolare, una decisione che però non può essere più rinviata. Alessandrini, infatti, ha ripercorso le lunghe tappe che hanno condotto fin qui, rimarcando che il sito è idoneo e la procedura amministrativa seguita è inattaccabile. Alessandrini ha infine concluso il suo intervento rimarcando “le certezze di costruire un ospedale in una zona strategica, scelte della regione Marche che non possono essere più rinviate”.
Il Vice Presidente della CNA Provinciale Tiranti ha ribadito la necessità di avere certezze sul futuro di questa struttura. “Il troppo tempo trascorso rischia di creare nella popolazione ulteriore sfiducia nei confronti della politica: di tutti i livelli politici, sia comunali che sovracomunali. Non è più sufficiente, infatti, scaricare colpe o mancanze. Anche le amministrazioni locali devono prendersi il loro carico di responsabilità. Mi riferisco alle troppe dichiarazioni contraddittorie, allo sfaldamento di quella politica unitaria che aveva portato all’ottenimento del finanziamento pubblico.
Dall’altra riteniamo che la proposta di un nuovo progetto, con un nuovo sito, debba contenere anche le risposte in termini temporali – Conclude Marco Tiranti - Fare un nuovo ospedale con l’INRCA a fianco rappresenta si un’opportunità, ma i cui costi devono essere verificati non solo in termini monetari, ma anche temporali. Costruire, infatti, la nuova struttura tra 10 o 15 anni può rappresentare, per le popolazioni che vivono in questa zona, una beffa difficilmente accettabile”
Il Dott. Ruta ha iniziato il suo intervento sostenendo la necessità di avere una massa critica in termini di popolazione per le nuove strutture ospedaliere. Ruta invita a ragionare in termini più vasti, per tale ragione i fondi pubblici che finanzieranno i nuovi ospedali rientrano in un contesto più vasto. Naturalmente in questo ambito vi è anche la struttura osimana che rientrerà nei fondi pubblici statali già stanziati.
Per tale ragione il dirigente ha assicurato che la struttura ospedaliera verrà costruita nella Zona Sud di Ancona, naturalmente dovranno essere le comunità locali a decidere dove collocare la struttura e valutare se l’Inrca può rappresentare o meno un’opportunità per la zona sud di Ancona. Le problematiche innescate sono state, infatti, causate da “logiche di sistema”, cioè da un riordinamento del sistema sanitario dovuto al pesante deficit regionale della sanità che ha causato questa rimodulazione del sistema sanitario.
“Osimo sta nelle priorità, è sicuramente nella partita” ha concluso il dirigente, rimarcando che la comunità ha il diritto di monitorare e controllare il percorso che si è innescato in questi mesi, un percorso che porterà sicuramente una struttura sanitaria in zona.
Il Dott. Ruta, rispondendo alle domande inerenti la tempistica di realizzazione, ha ricordato che vi sono casi in Italia che hanno visto costruire strutture ospedaliere in pochi anni, al massimo tre. Anche gli stessi accordi di programma possono essere fatti in pochi giorni, “60 o al massimo 90 giorni”. Il dirigente ha concluso chiedendo alla platea ancora un minimo di fiducia nei confronti della Regione Marche che non ha mai pensato di penalizzare la comunità di Osimo e dei comuni limitrofi.
Il Vice Presidente Regionale Renato Picciaola ha concluso il dibattito ribadendo che i tempi della politica sono troppo lunghi, ha infine assicurato che la CNA sarà vicina alle popolazione della zona e che la stessa associazione continuerà a vigilare sulla situazione attuale promovendo altri momenti di confronto con le popolazioni coinvolte dal progetto.


Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 03 dicembre 2007 - 1602 letture
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