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Assestamento di bilancio, uno sconvolgimento di non poco conto

2' di lettura 30/11/-0001 -
L’assestamento di bilancio 2007, discusso in sede di consiglio comunale il 28 novembre, segna a livello di capacità di investimento dell’amministrazione un passo indietro e uno sconvolgimento di non poco conto rispetto alla revisionale iniziale.

di Paola Andreoni e Mauro Pellegrini
Partito Democratico


L’assestamento di bilancio 2007, discusso in sede di consiglio comunale il 28 novembre, segna a livello di capacità di investimento dell’amministrazione un passo indietro e uno sconvolgimento di non poco conto rispetto alla revisionale iniziale.

E’ infatti evidente che rispetto alla programmazione iniziale sono state annullate opere per l’anno 2007 per un valore di 9.700.000 € .

Tra queste il nuovo polo scolastico di via Vescovara (finanziabile con la permuta della scuola Bruno da Osimo), gli interventi sportivi nell’area ex ”Foro Boario”(finanziabili con mutuo) e l’ampliamento delle aree cimiteriali (finanziabili con alienazioni).

Va anche evidenziato che con la fase di assestamento e con le variazioni di bilancio avvenute durante l’anno, sono stati eliminati gran parte degli interventi finanziabili con mutui e riguardanti: l’abbattimento di barriere architettoniche del Palazzo Comunale (valore stimato 200.000 €), l’ampliamento della scuola d’infanzia del Padiglione, l’ampliamento della scuola elementare di Osimo Stazione, il parcheggio di via Montecesa-via Roncisvalle, il campetto Polivalente di Passatempo, l’acquisto attrezzature informatiche pc e stampanti per le scuole.

Aumentano invece ancora le spese per prestazioni di servizio relative alla gestione beni patrimoniali, manutenzione del verde, ( servizi resi dalle partecipate ) e le spese legali ( 172.000,00 €).

Va quindi confermato che il costo dei servizi svolti dalle società partecipate segna un nuovo innalzamento. I servizi rivolti ai cittadini sono finanziati con l’aumento della tassazione voluto e scelto per il 2007 dall’amministrazione Comunale e relativo all’aumento dell’Ici e dell’Irpef, e non invece da economie di spese relative ad esempio ai costi della politica ( tanto sbandierati nelle intenzioni dall’amministrazione ).

Va anche detto che sono aumentate le tariffe dei servizi a domanda individuale che costituiscono una tassazione indiretta che grava comunque sui cittadini.

A proposito invece del nuovo piano di riordino delle società partecipate illustrato in sede di consiglio comunale, che vede nel giro di qualche anno l’accorpamento delle società, dà ragione a quanto sostenuta da questa parte politica in questi anni e cioè che i costi relativi al mantenimento delle numerose società partecipate si sono dimostrati sproporzionati rispetto alla capacità dei servizi resi nell’ottica del rapporto costi-benefici e dei criteri dell’efficacia e dell’efficienza obiettivi irrinunciabili della pubblica amministrazione.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 03 dicembre 2007 - 1552 letture

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