Latini: Assistenza domiciliare, ecco la situazione

Alle affermazioni di Strologo l’Amministrazione Comunale risponde quindi con le cifre di bilancio, che meglio di altre rappresentano l’impegno dell’Amministrazione Comunale a favore dei disabili e delle famiglie con necessità di assistenza domiciliare. |
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da Blog Sindaco Dino Latini
www.comune.osimo.an.it
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L’I.S.E.E. è letteralmente l’indicatore della Situazione Economica Equivalente e viene utilizzato per modulare l’accesso a prestazioni o servizi sociali o assistenziali non destinati alla generalità dei soggetti, o comunque collegati nella misura o nel costo a determinate situazioni economiche.
I Comuni, dal gennaio 2002, sono obbligati alla predisposizione di tale strumento nei propri regolamenti e all’utilizzo dello stesso per tutte quelle prestazioni a domanda individuale, al fine di rendere più eque le condizioni sociali ed economiche per l’accesso ai servizi e per l’eventuale compartecipazione ai costi previsti.
La dichiarazione I.S.E.E. risulta essere praticamente una autocertificazione del soggetto che inoltra una richiesta di prestazione o servizio ad un Ente Pubblico; essa viene di norma redatta da un Centro di Assistenza Fiscale sulla base della documentazione presentata dal richiedente tra cui si evidenziano: stato di famiglia, dichiarazione dei redditi dell’anno precedente a quello in corso, modello Cud di lavoro dipendente o pensione, rendite catastali beni immobili, debito residuo del mutuo sull’abitazione principale, patrimonio netto al 31 dicembre dell’anno precedente. Il Comune di Osimo ha provveduto dal 2002 all’utilizzo dello strumento I.S.E.E. riferito all’intero nucleo familiare, per l’accesso al Servizio di Assistenza Domiciliare.
Occorre chiarire al riguardo che la scelta operata dal Comune di Osimo di rapportare l’I.S.E.E. al nucleo familiare e non alla sola condizione economica dell’assistito, non può costituire motivo di illegittimità , in quanto alla data odierna non è stato ancora emanato il decreto attuativo previsto dall’articolo 3, comma 2-ter del D. lgs. n.130/2000.
Pertanto l’eventuale recepimento del principio espresso dal suddetto articolo in norme regolamentari degli enti attiene, ad oggi, alla esclusiva discrezionalità delle amministrazioni locali, la cui scelta inevitabilmente risulta legata al contesto territoriale ed alle ripercussioni di carattere economico eventualmente derivanti dalle minori entrate.
Alle affermazioni di Strologo l’Amministrazione Comunale risponde quindi con le cifre di bilancio, che meglio di altre rappresentano l’impegno dell’Amministrazione Comunale a favore dei disabili e delle famiglie con necessità di assistenza domiciliare:
Anno 2004: assistiti 64 spesa 129,821,20 euro
Anno 2005: assistiti 63 spesa 148.145,20 euro
Anno 2006: assistiti 99 spesa 166.560,52 euro
Anno 2007: assistiti 102 spesa 237.621,60 euro

Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 15 ottobre 2007 - 1353 letture
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