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Accesso agli atti, l'Andreoni non ha vinto nessuna battaglia

2' di lettura 30/11/-0001 -
In relazione alle dichiarazioni rilasciate dal Consigliere Paola Andreoni, circa il parere della Commissione per l’Accesso del Ministero competente sulle sue richieste di accesso agli atti, l’Amministrazione Comunale precisa quanto segue.

da Comune Osimo
www.comune.osimo.an.it


Il Consigliere Andreoni non ha vinto nessuna battaglia, anzi ha perso anche questa, dopo quella davanti al Tar relativa agli atti della Società Asso.

Infatti, la Commissione per l’Accesso ha espresso un parere che limita in maniera assolutamente minimale rispetto all’enorme mole di documenti richiesti, i dati che il Comune di Osimo dovrà trasmettere.

Secondo la Commissione per l’Accesso, la richiesta del consigliere Andreoni deve essere accolta con il solo rilascio dell’elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di consulenza, con l’indicazione della ragione dell’incarico e dell’ammontare dei compensi corrisposti; elenco che il Comune di Osimo deve annualmente predisporre e trasmettere al Dipartimento della Funzione Pubblica.

L’istanza del consigliere Andreoni era di ben altra consistenza, richiedendo: “a partire dall’anno 2004 e a ritroso fino all’anno finanziario 2000 il rilascio di copia di tutti i provvedimenti (suddivisi per anno) di assunzione di impegno di spesa e liquidazione parcelle e/o fattura a favore di professionisti e non e consulenti esterni con incarico di collaborazione esterna… ovvero il numero e l’elenco dettagliato degli incarichi esterni professionali e non, delle consulenze esterne professionali e non, delle prestazioni professionali esterne anche come rapporti genericamente intesi”.

Il consigliere Andreoni in questi anni ha comunque avuto la possibilità di verificare gli incarichi conferiti dall’Amministrazione Comunale attraverso il rilascio di copia delle certificazioni fiscali relative ai compensi corrisposti per prestazioni di soggetti esterni all’Amministrazione e rilevanti ai fini Irpef.

Inoltre, alla stessa, sin dall’inizio, sono state messe a disposizione per la visione, tutte le raccolte degli atti dalle quali desumere le informazioni oggetti dell’accesso.

Il fatto rappresenta solo l’ennesimo tentativo dell’esponente diessina di intralciare il lavoro degli Uffici Comunali con la continua reiterazione di richieste sempre uguali.

Ma anche in questo caso la Andreoni ha perso la battaglia.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 17 luglio 2007 - 1664 letture

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