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Che ne sarà di questa Robur?

4' di lettura 30/11/-0001 -
Dopo la strepitosa annata giallorossa, i dirigenti si trovano ora di fronte a tante incognite: lo sponsor, il coach, l’iscrizione. I tifosi si domandano quale sarà il futuro di questa Robur. Un’unica certezza ad oggi: la permanenza di capitan Calbini e del baby dalle mani di fuoco Bucci.

di Giacomo Quattrini
redazione@vivereosimo.it


Tante, troppe incognite costellano il cielo della G.S Robur Osimo. Conclusa un’altra annata sorprendente, con una finale persa 3-0 ma conquistata tra gli applausi e l’incredulità, Osimo si trova in una fase di stallo.

I problemi da risolvere, prima di programmare il prossimo anno, sono diversi. Innanzitutto lo sponsor. Il contratto biennale che legava Robur ed Imesa è scaduto. Vorranno gli Schiavoni rinnovare il binomio? La salvezza dell’Ancona in C1 avrà riportato certamente entusiasmo nella famiglia anconetana. Ma il patron dell’Imesa avrà intenzione di reinvestire anche nel basket? Le possibilità economiche non gli mancano di certo.

L’impero degli Schiavoni è tale che potrebbe supportare tranquillamente l’Ancona in B e la Robur in Lega2. Ma i conti teorici non portano da nessuna parte. Un imprenditore come Schiavoni prima di investire ragiona su mille dettagli. Dovrà considerare mille sfumature. La sensazione è che il binomio sia comunque terminato. Che non ci siano più motivazioni (politiche?) per prolungarlo e a meno di sorprese dell’ultima ora la Robur dovrà cercare nuovi sponsor.

Lo affermò anche il Sindaco Latini qualche settimana fa a “La Meridiana”. Quale partner allora per questa Robur? Il tessuto imprenditoriale osimano potrà da solo dar manforte alla Robur? L’attuale società riuscirà a garantire per l’iscrizione alla prossima B d’Eccellenza? Perché trovare chi investa milioni per puntare in alto, oggi è davvero difficilissimo, tanto più cercarlo unicamente ad Osimo. E poi, una volta garantita l’iscrizione, i tifosi si dovranno accontentare di una mera salvezza, o potranno tornare a sognare?

Altra incognita non da poco: il coach. Stefano Cioppi ha un altro anno di contratto come ha ricordato in tempi non sospetti il gm Di Cosimo. Ma due annate del genere, con due finali promozione conquistate senza budget stratosferici, è un biglietto da visita da categorie superiori. Qualche società di Lega2 sembra si sia già fatta avanti (Soresina).

E se la proposta fosse irrinunciabile Cioppi se ne andrebbe, senza ostacoli della dirigenza osimana. D’altronde merita il salto, soprattutto se la Robur del prossimo anno non potrà garantirgli un campionato di vertice. Tutto dipenderà anche dalle vicende societarie, ma sembra arduo che Cioppi rimanga e la sua sarebbe una perdita importante. Da solo è il 40% di questa squadra. Coach competenti, disponibili e vincenti come lui sarà difficile trovarne.

Inoltre: un’eventuale partenza di Cioppi, indurrebbe anche i giocatori a voler chiedere la cessione? Al momento la società ha rinnovato il contratto ai pezzi da 90. Calbini e Bucci sono una bella base su cui costruire il futuro roster. Ma non basta. Rezzano rimarrà o c’è ancora solo un accordo verbale che si attende di ufficializzare proprio perché sono giunte offerte per l’ex Stamura? Pazzi, Evangelisti e Macchniz che faranno? Di offerte ne avranno di certo. Panichi, Benevelli, Benassi e Gurini avranno meritato la riconferma?

Insomma, le notizie da casa Robur non trapelano. Le certezze sono poche ora. Ma la base su cui partire ci sarebbe già, basterebbe avere le potenzialità economiche (sponsor) oltre che tecniche (Cioppi) per ripartire alla grande. Ed intanto i tifosi fremono.

Paradossalmente, nonostante le difficoltà, la Robur ha pure la reale possibilità di essere ripescata in Lega2. Probabilmente, in virtù del settore giovanile, delle ultime annate (prima di Lega2 e poi due finali promozione in B) e del quarto posto conquistato in campionato, Osimo è la prima delle possibili ripescate davanti a Fidenza che ha concluso sesta in campionato e che negli ultimi anni non vanta un palmares come quello giallorosso.

Anche in questo caso bisognerebbe capire se la precedenza l’avrebbero prima le società retrocesse dalla Lega2 (Imola e Novara) o in alternanza una retrocessa e una di B. Osimo comunque sarebbe nei peggiori dei casi la terza in graduatoria dietro a Imola e Novara o, più plausibile, la seconda dopo Imola.

Di società in difficoltà non ne mancano. Una su tutte Montecatini, che però farà di tutto per non perdersi il ritrovato derby con Pistoia. Tutti discorsi inutili senza certezze societarie. Dopo aver risolto quelle, i dirigenti potranno programmare e fissare gli obiettivi, tra cui magari il ripescaggio. Che oggi però sembra lontano anni luce.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 12 giugno 2007 - 918 letture

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