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belvedere ostrense: Al microfono di Vivere Osimo il comico Martufello

6' di lettura 30/11/-0001 -
Potenza Picena (Mc) - 25, 26 e 27 Maggio 2007 sono stati i giorni in cui si sono svolti i festeggiamenti del Santo Patrono di “San Giro”. Una tradizione che dura da 32 anni. Il primo di questi giorni è stato ospite della serata Maurizio Martufello dove abbiamo colto l’occasione per porger Gli alcune domande.

di Lorenzo Possanzini
lorenzo.possanzini@vivereosimo.it


Caro sig. Maturani, innanzitutto la ringraziamo per aver accettato questa intervista e le porto i saluti da tutta la redazione di Vivere. Partiamo subito con le prima domanda…Come ricorda gli anni '90 e il periodo in cui iniziava a lavorare nella compagnia del Bagaglino?

Innanzitutto vorrei precisare una cosa, sono 33 anni che faccio questo lavoro e 28 che sto al Bagaglino. Ho iniziato il tutto a Latina negli anni 70 poi è dal 1980 che sono nel Bagaglino. Gli anni 90 li ricordo molto bene in quanto c’è stato il mio “boom” artistico e professionale; sono contento che ancora la mia figura piaccia e diverta.

Come è stato contattato da Pier Francesco Pingitore?

Diciamo che sono stato un pochino fortunato sotto molti punti di vista…

Ci può parlare della sua figura e da come è nato questo suo “soprannome”?

Mi chiamavano così da piccolo, perché al mio paese, Sezze in provincia di Latina, i bambini più vispi e dispettosi vengono tutt’ora chiamati “Martufello”. Guarda caso ero l’unico con questo tipo di appellativo.

Ha sempre sognato di interpretare un personaggio comico o le sarebbe piaciuto ricoprire anche un ruolo diverso dove impersonava una parte più seria?

No assolutamente! Io volevo fare il bel tenebroso poi una mattina, passando davanti allo specchio, mi sono reso conto che non potevo farlo e così mi sono buttato sulla comicità. Quello che interpreto non è un personaggio, ma uno dei tanti che ho rappresentato in teatro, in televisione e che comunque si addice bene a me stesso: io sono burino di natura , di nascita.

Infatti si definisce il “comico burino”…
Io sono proprio un burino, sono il re dei burini!!!



Pippo Franco, Leo Gullotta, Oreste Lionello, Paolo Bonolis, Paolo Limiti e Mara Venier sono solamente alcuni nomi di personaggi famosi con cui ha lavorato ma con quale può dire di aver vissuto dei periodi fondamentali della sua vita sia dal punto di vista culturale che ricreativo?

Sicuramente con Oreste Lionello perché sono 28 anni che lavoriamo fianco a fianco al Bagaglino in teatro e non solamente in televisione. Con Pippo franco e Leo Gullotta facciamo solo tv e poco teatro.

Per quanto riguarda la sua carriera cinematografica ricordiamo che ha partecipato a “Ciao Marziano” nel 1980. Come ricorda il suo primo impatto davanti alla cinepresa?

Abbastanza bene in quanto mi diedero una piccola parte che però ricordo sempre con molta soddisfazione e orgoglio, era da poco che lavoravo.

Nel 1995 è protagonista del film “Chiavi in mano” nel ruolo di Messer Baccello da Sarnano il Favagrossa. Può parlarci di questa sua esperienza come personaggio principale?

Questa esperienza come personaggio principale è stata buona e bella; se mi ricapitasse adesso la rifarei, ma centomila volte meglio, con degli accorgimenti e riguardi che magari non avevo in passato.

Quindi cambierebbe qualcosa del suo passato?

No, non cambierei mai niente solo che ho immagazzinato più esperienza, rifarei senz’altro ogni cosa ma migliorando alcuni aspetti professionali e culturali.

In questo ultimo periodo lo abbiamo visto su “E... io pago!” e “Zona Martufello” cosa ci puoi dire in riguardo?

“E… io pago!” è stato uno spettacolo teatrale e televisivo che ha avuto molto successo. Nel primo caso ha sbancato proprio il botteghino, nel secondo essendo il 20° anno che facevamo la televisione, siamo stati premiati con il telegatto. Nel corso degli anni ne abbiamo vinti circa sei o sette; considera che solo io a casa ne possiedo tre o quattro. “Zona Martufello” è uno spettacolo che mi sono inventato per una televisione regionale. Avevo due mesi liberi e mi sono divertito con amici autori, cabarettisti e tutti quelli che mi hanno dato una mano a realizzarlo. Sono esperienze che rifarei centomila volte in tutte le regioni d’Italia se mi chiamassero!!! Sarei disposto ad abbandonare la televisione nazionale per fare questi lavori. Io amo le feste di piazza in modo fuori dal comune perché le sento proprio mie e sono convinto che proprio in questi posti ci sia il vero spettacolo.

Le vive più intensamente?

Le vivo perché sono un paesano, mi ritrovo bene e mi piacciono. Con questa televisione regionale – semiregionale ho davanti a me un pubblico vasto, di tutte le età e culture; mi sono divertito. Domani che è sabato ci sarà l’ultima puntata e un pochino mi dispiace.

Quale pensa che sia stata la sua prestazione migliore o quale ricorda con più affetto?

Ricordo tutti gli spettacoli teatrali del Bagaglino e altri lavori diversi effettuati sempre con Pingitore come due commedie brillanti e i “Menecmi di Plauto” dove ero il primo attore; interpretavo entrambi i gemelli! Poi non dimentico con Gino Landi al Teatro Massimo di Palermo “Al cavallino bianco”, un operetta con duecentotrenta persone in scena che mi vedeva protagonista. E’ stata una soddisfazione immensa, una cosa totalmente diversa!

Insomma è stato qualcosa di eccezionale che non ha mai intrapreso in passato?

Certo, fuori da quello che è il mio modo di fare l’arte, di praticare l’arte.

Come mai ha deciso di scrivere un libro di barzellette? Ce ne saranno altri?

Proprio oggi ho firmato un contratto con una casa editrice per pubblicare un libro che uscirà a Luglio - Agosto oppure a Natale, stiamo decidendo. E’ intitolato “Ridere fa bene”

Oltre a questo ci sono altri progetti per il futuro?

Sono sicuro che rifarò il Bagaglino, sia televisivo che teatrale poi Aprile - Maggio 2008 sarò in scena al Teatro Manzoni di Roma con una commedia brillante.



Passando ora alla sua vita personale… sappiamo ben poco, è sposato?

Sono sposato, separato, divorziato e ho speso un miliardo e mezzo per il divorzio. Sono contento e felice e ne spenderei altri due miliardi e mezzo per avere ciò che ho ottenuto.

Cosa ama fare nel tempo libero? Le piace navigare?

Navigare non proprio perché ho paura dell’acqua però ogni tanto devo prender il traghetto… Il tempo libero non lo ho mai perché lavoro sempre.

Cosa ne pensa riguardo al governo attuale?

Ma… non saprei, ognuno ha una storia a sé; vince Prodi, vince Berlusconi, uno dei due mi deve mantenere.

Finiamo ormai da tempo le nostre interviste alla Marzullo. Si faccia una domanda e si dia una risposta. Cosa chiede Martufello a se stesso e cosa si risponde?

Chiedo a Martufello di continuare a lavorare sempre e rimanere sempre così; persona onesta e generosa.

E’ stato gentilissimo. Grazie ancora!








Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 09 giugno 2007 - 2307 letture

In questo articolo si parla di lorenzo possanzini

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