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arcevia: La diarrea, un fastidio salutare o spia di disturbi più complessi

3' di lettura 30/11/-0001 -
Un fastidio non di poco conto che talvolta può essere spia di infezioni o malattie: la diarrea consente all\'organismo di espellere sostanze potenzialmente tossiche o dannose, batteri, parassiti oppure scorie alimentari non digerite....

di Lorenzo Possanzini
lorenzo.possanzini@vivereosimo.it


La diarrea è un aumento della frequenza e del volume (oltre a 200 grammi al giorno) delle feci, che possono essere molli, liquide, gelatinose oppure con sfumature diverse di colore.

Normalmente si parla di diarrea acuta quando la durata è inferiore alle tre settimane mentre si definisce cronica quando il peso delle feci sono superiori a 300 grammi o si hanno più di 3 evacuazioni al giorno per oltre 3 o 4 settimane.

La diarrea acuta, inoltre, può essere distinta in due tipologie: la diarrea secretiva, caratterizzata da un decorso rapido e dall\'emissione di feci acquose, e quella osmotica, causata dalla presenza nell\'intestino di composti non digeribili che determinano un richiamo di acqua.

I meccanismi responsabili della diarrea acuta sono diversi e talvolta possono unirsi e potenziarsi reciprocamente. Ora mano a mano ne vediamo qualcuno:

· l’aumento dell\'attività contrattile dell\'intestino, dovuto all\'effetto irritativo di un germe o di un suo componente, è un sistema attraverso cui l\'organismo cerca di eliminare fisicamente microrganismi o parassiti;

· numerosi batteri producono sostanze tossiche che bloccano l\'assorbimento di sali o addirittura ne provocano perdita per escrezione dalla parete intestinale insieme a una considerevole quantità di acqua (diarrea secretiva);

· in altri casi gli stessi microrganismi provocano danni alla mucosa intestinale, alterandone la permeabilità, cosicché rimangono all\'interno del tubo digerente numerose sostanze non digerite o assorbite che richiamano notevoli quantità di acqua dal circolo sanguigno (diarrea osmotica).

La diarrea benché si tratti di un\'evenienza fastidiosa, consente all\'organismo di espellere sostanze potenzialmente tossiche o dannose, batteri, parassiti oppure scorie alimentari non digerite. Tutto questo comunque non preclude che queste feci costituiscano in alcuni casi il segno di presentazione di particolari malattie, intestinali e non. E\' dunque opportuno osservare attentamente sia il decorso della diarrea e l\'eventuale presenza di altri disturbi associati.

In rapporto alle sue possibili e molteplici cause, la diarrea presenta aspetti diversi. Per questa ragione è opportuno focalizzare l\'attenzione sui seguenti elementi: colore, consistenza fecale, presenza di muco intestinale, striature di sangue o residui di qualsiasi genere, frequenza delle scariche ed eventuale loro associazione a dolore addominale.

In ogni modo, in caso di diarrea acuta è opportuno mantenere il più possibile l’idratazione (è consigliatissimo bere molta acqua o bevande zuccherate), evitare un’alimentazione forzata (mangiare solamente quando ricompare l’appetito con una dieta leggera) e infine assumere, sempre sotto il controllo del medico, fermatici lattici e sostanze assorbenti che trattengono l’acqua nel lume intestinale (i primi ripristinano una normale flora batterica, i secondi riducono il numero delle scariche ).

Per quanto riguarda latte e derivati, se si tratta di bambini piccoli, tale alimento va sospeso nelle 24 ore, passando poi a prodotti privi di lattosio, prima di reintrodurlo nella dieta. Negli adulti può essere utile ridurre solamente la dose di quest’ultimo (ai fini di mantenere lo stimolo sulla mucosa intestinale nei confronti della produzione di lattasi).

Se la diarrea si protrae per oltre 48 ore e/o si associa a febbre oltre i 38°, vomito o segni di disidratazione è opportuno in ogni caso chiamare il medico che saprà dirvi i giusti consigli per affrontare meglio i vostri problemi.

Per finire si può affermare che la complicanza più seria della diarrea è come accennato, l’eccessiva perdita di acqua e sali minerali, che rappresenta la disidratazione. Nei casi ordinari di diarrea tale evenienza è per lo più remota, mentre diventa più frequente e temibile nei bambini, specie al di sotto dei 2 anni d\'età, negli anziani e in caso di epidemia di una particolare infezione gastrointestinale.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 17 febbraio 2007 - 2582 letture

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