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Febbre: cosa fare, cosa non fare

3' di lettura 30/11/-0001 -
Molte volte, soprattutto in questi periodi, ci è capitato di stare a casa dicendo di avere la febbre. Ma, sappiamo proprio tutto su di essa? Di seguito vengono riportate alcune notizie e accorgimenti per evitare azioni inappropriate.


Per febbre si intende l\'innalzamento della temperatura corporea al di sopra dei livelli normali. Le cause di questa malattia sono dovute all’alterazione dei meccanismi di regolazione termica dei centri ipotalamici e alla dissociazione tra la produzione del calore e la sua dispersione.

Molto sensibili a questa sintomatologia sono i bambini, che non bisogna assolutamente coprire eccessivamente e necessitano di spugnature fredde (sulle ascelle, nella parte interna delle cosce e sulla fronte).

Ogni febbre ha un proprio andamento: può essere continuo, con caduta progressiva o improvvisa, remittente (con cadute che non portano però mai la temperatura a livelli normali) e intermittente (attacchi intervallati da periodi senza febbre).

L’aumento rapido della temperatura avviene in quattro fasi. Nella prima si accennano brividi; a volte il malato batte i denti e contrae i muscoli. In questo caso è utile misurare la febbre, riscaldare con coperte, borse dell’acqua calda e bere tè caldo.

Durante la seconda invece sopraggiunge malessere diffuso e la temperatura aumenta maggiormente. Qui è particolarmente necessario effettuare spugnature fredde e far bere molti ma molti liquidi.

Arrivando alla penultima fase la temperatura scende ed è accompagnata da sudorazione e spossatezza. E’ estremamente importante in questi momenti evitare che la persona si raffreddi nelle lenzuola bagnate di sudore. Se così succede, cambiarle immediatamente.

Infine per ultimo punto compare finalmente il sonno.

Un’attenzione particolare va eseguita al neonato-bambino; il loro cervello non tollera gli stati febbrili. È opportuno agire velocemente per evitare che la temperatura salga molto. E’ vivamente consigliato l\'uso della borsa del ghiaccio e di asciugamani imbevuti di acqua fredda sulla fronte, sull’inguine o sotto le ascelle. Avvisate subito il pediatra e ascoltate chiaramente le sue informazioni.

La misurazione della temperatura si può effettuare in diversi modi: sotto le ascelle, in bocca e internamente (nell\'ano e nella vagina).Si suggerisce tuttavia di usare sempre lo stesso metodo e osservarla durante le stesse ore della giornata (gli orari ideali sono le 7-8 e le 16-17, con il malato a riposo).

Nel caso delle rilevazioni fatte all\'interno del corpo bisogna ricordarsi che risultano più alte di 0,5 °C. Non dimenticare di posizionare sempre la colonnina di mercurio al livello minimo!!!

Ma, vediamo bene i tempi e la giusta posizione di collocamento:
*Misurazione ascellare: immettere il termometro sotto l’ascella e tenerlo fermo per 5-7 minuti
*Misurazione orale: inserire il termometro sotto la lingua e far chiudere le labbra. Tenerlo 5 minuti.
*Misurazione rettale: dato che l’eventuale presenza di feci crea un aumento la temperatura, è meglio che la persona sia andata di corpo. Distendersi su un fianco, lubrificare il bulbo del termometro e inserirlo con movimento rotatorio.
*Misurazione rettale nel lattante: sistemare il bambino in posizione supina, lubrificare il bulbo del termometro, sollevare le gambe verso l\'alto, inserirlo guardando con attenzione la salita della colonnina di mercurio. Attendere 3 minuti o fino al termine della salita.
*Misurazione vaginale: introdurre il bulbo del termometro in vagina e aspettare 5 minuti.

Attenzione: Per ogni caso usare specifico termometro.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 27 gennaio 2007 - 3923 letture

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