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Filottrano dice NO alla discarica e prepara il ricorso al TAR

4' di lettura 30/11/-0001 -
Dall'incontro pubblico organizzato dal Comune di Filottrano e dal comitato "La discarica non è di moda" ancora un secco NO alla nuova discarica. Contestato lo studio dell'Università, l'unica strada ora è il ricorso al TAR.....

di Eleonora Tamantini
eleonora.tamantini@vivereosimo.it


Ribadito un forte e deciso no alla localizzazione di una nuova discarica del bacino 1 nel territorio di Filottrano.

L’assemblea pubblica organizzata lo scorso mercoledì 24 gennaio dall’amministrazione comunale e dal comitato La discarica non è di moda presso la sala consigliare del Comune di Filottrano è stato un momento per discutere, insieme alla cittadinanza, dei problemi relativi al nuovo impianto.

All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Filottrano Ivana Ballante, il sindaco di Cingoli Filippo Bacci, il presidente del comitato La discarica non è di moda Giovanni Serrani, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Filottrano Patrizio Litargini, il Consigliere del gruppo di maggioranza Città nuova Fausto Agrioli e il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano Luciano Saraceni.

La questione nasce da uno studio- molto controverso- dell’Università Politecnica delle Marche, commissionato dalla Provincia di Ancona al fine di individuare una graduatoria di siti idonei ad ospitare una discarica per i rifiuti dei 16 comuni del bacino 1.

Ai primi due posti di questa classifica figurano ben due località di Filottrano: la prima nell’area di Sant’Ignazio, la seconda in zona Sartregna (vicino alla frazione di Cantalupo).

Il Primo cittadino di Filottrano ha fatto gli onori di casa presentando il quadro attuale della querelle sulla discarica, illustrandone i recenti sviluppi: l’amministrazione infatti, in accordo con il comitato anti-discarica, ha deciso in extremis di proporre un ricorso al Tar.

Chi rischia di subire danni diretti a causa del nuovo impianto, nonché tutti i soggetti confinanti con le aree interessate e tutti coloro che sono impegnati in attività di agricoltura biologica o in agriturismo potranno perciò far valere i loro diritti tramite la difesa dello studio legale dell’avv. Carissimi Daniele di Terni (il legale, oltre che esperto di diritto amministrativo, si occupa nello specifico anche di diritto ambientale).

Filottrano –spiega il sindaco Ivana Ballante- si opporrà a tutti i livelli istituzionali contro l’ipotesi della realizzazione della discarica nel nostro territorio. Siamo ora costretti a ricorrere al Tar in sede giurisdizionale, ma avremmo di gran lunga preferito una discussione seria e serena in sede politica, questo nell’interesse di tutti, soprattutto dei cittadini.

Ci ritroviamo ora costretti a dover subire uno studio al quale abbiamo contestato in modo puntuale e competente innumerevoli illogicità e contraddizioni, sia nei criteri di applicazione della matrice utilizzata che nelle scelte a monte effettuate in maniera discrezionale.

Sono pronta a confrontarmi – continua il primo cittadino- al tavolo della politica, nella consapevolezza, purtroppo, di dover attendere il momento delle elezioni provinciali nella speranza che finalmente, in modo responsabile e nell’interesse della collettività, si vada alla modifica del Piano Provinciale dei rifiuti e quindi si dica basta a qualsiasi ipotesi di realizzazione di una nuova discarica”
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Dopo la Ballante hanno preso parola i vari componenti del comitato anti discarica -il cui direttivo formato è da oltre 40 persone, tra cui vari esperti: Danilo Garbuglia, Gabriele Morettini, Walter Meschini e Fernando Urbisaglia- che a turno hanno messo in luce le lacune e le anomalie dello studio dell’Università Politecnica, contestandone i risultati.

La discarica non è di moda- chiosa Giovanni Serrani, Presidente del Comitato- nasce con lo scopo di salvaguardare i diritti dei cittadini proprio quando la politica vuole fare autoritarismi. Per questo ci siamo presi l’impegno di difendere i diritti dei proprietari e di tutti coloro che riceveranno un danno diretto dalla discarica. Secondo noi aprire nuove discariche significa tornare indietro di secoli, oltrettutto lo si fa solo per scopi politici ed economici e utilizzando anche studi molto faziosi. Tutto questo lo dimostreremo con il ricorso al Tar”.

Forte la partecipazione della cittadinanza a testimonianza che lo “spauracchio” discarica non riguarda solo pochi soggetti direttamente interessati ma coinvolge in maniera sentita e animata tutti i filottranesi che si mostrano uniti sul piede di guerra.

I prossimi appuntamenti da tenere in agenda sono martedì 30 gennaio 2007 alle 21 presso la Chiesa di Sant’Ignazio e giovedì 1 febbraio 2007, sempre alle 21, presso l’area verde di Cantalupo. Si discuterà nel dettaglio di come mobilitarsi per il ricorso al Tar.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 26 gennaio 2007 - 1523 letture

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