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Incontro sull'alluvione: rotatoria e collettore fognario sotto accusa

2' di lettura 30/11/-0001 -
All'incontro pubblico di venerdì sul tema dell’alluvione organizzato dalle forze politiche del centro sinistra si è tornato a parlare della rotatoria di Campocavallo e dell'insufficienza del collettore fognario.

da Coordinamento de L’Unione per Osimo


Si è tenuto venerdì sera sul tema dell’alluvione il previsto incontro pubblico nella frazione di Campocavallo organizzato dalle forze politiche del centro sinistra riunite ne l’Unione per Osimo.

Tra gli invitati presenti all’incontro l’assessore provinciale ai lavori pubblici Maurizio Quercetti, all’ultimo momento assenti invece gli attesi parlamentari dell’Ulivo Galeazzi e Maderloni a causa del prolungato impegno alla Camera per l’approvazione del decreto fiscale collegato alla finanziaria.

Presenti gli esponenti politici locali tra cui l’On. Luigi Giacco e i Consiglieri Comunali del centro sinistra.

Si è parlato della rotatoria progettata e realizzata dal Comune lungo il cosiddetto “stradone” che è stata indicata come una delle cause degli allagamenti nel centro della frazione.

Già da tempo segnalata al Comune, da parte di alcuni abitanti, come opera potenzialmente pericolosa in simili situazioni, secondo l’assessore provinciale Quercetti, a seguito di personale verifica sopralluogo, la stessa non risulterebbe essere stata costruita nel rispetto delle prescrizioni e con le necessarie opere per il corretto deflusso delle acque.

Durante l’incontro è risultata chiara la problematica di Campocavallo legata all’insufficiente dimensionamento del collettore fognario che risale ad alcuni decenni or sono ed è rimasto tale e quale nonostante la continua ed incessante espansione urbanistica avuta in questi ultimi anni.

Le acque provenienti dalle nuove vaste lottizzazioni della zona Vescovara, del crinale di San Sabino e degli insediamenti più a valle vanno a scaricare nei collettori di Campocavallo rimasti quelli di un tempo e quindi chiaramente non più sufficienti.

Non si può più andare avanti in questo modo, è stato detto, limitandosi ad urbanizzare senza pensare alle conseguenze che la cementificazione produce sul territorio, con possibili enormi danni che poi ricadono su tutta la collettività.

Se si costruiscono nuovi fabbricati, strade, piazzali a monte bisognerà accertasi che le opere idrauliche siano idonee fino al fiume e se necessario fino al mare.

Pertanto “perché non si ripeta”, era il titolo della serata, è necessario una maggiore attenzione al territorio da parte di tutti soggetti che intervengono nella sua gestione.

Gli incontri pubblici sull'alluvione organizzati da l'Unione per Osimo proseguiranno il 10 di novembre ad Osimo Stazione.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 31 ottobre 2006 - 1281 letture

In questo articolo si parla di maurizio quercetti, campocavallo, luigi giacco

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