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Comitato 16 Settembre: ''Gli istituti di credito non ci tutelano''

4' di lettura 30/11/-0001 -
Lettera aperta di Andrea Pesaresi, presidente Comitato 16 Settembre: in essa si denuncia l'atteggiamento poco collaborativo degli istituti di credito che "pretendono di proporre prodotti bancari ordinari o quasi per gestire un evento straordinario, addirittura catastrofico".

da Andrea Pesaresi
Pres. Comitato 16 Settembre


Con la presente vorremmo mettervi a conoscenza che si sta verificando una situazione scandalosa nei nostri confronti da parte degli istituti di credito la quale vorremmo venga resa nota.

Ritornando alle banche, sono stati stanziati €. 2.500.000.00 con garanzia al 50% del FRGM fondo regionale di garanzia Marche; alcuni nostri associati hanno fatto richiesta di mutui per €. 500.000.00 avendo tutto sommato adeguate garanzie personali, a parte la delibera avvenuta dopo 30 gg. dalla richiesta il cui solo 30% liquidabile dopo altri 15 gg. il resto a presentazione fatture “e doveva essere un fondo stanziato per l’immediata urgenza!”

Al momento in cui sono andati a firmare i contratti si sono visti presentare una cambiale da firmare pari all’importo dell’intero finanziamento ovvero €. 500.000.00 + la quota interessi. A cosa serve la garanzie al 50% della regione se poi si chiede di firmare un effetto a garanzia totale?

Non ci sta bene che venga firmata nessuna cambiale! Ma al limite potremmo accettarla nella misura del 50% quota parte garantita dall’utilizzatore.

Il Governatore Spacca in una riunione il giorno 03.10.06 aveva sensibilizzato le banche a stare vicine alle imprese e ai cittadini; ha detto loro che essendo per ora la prima ancora di salvataggio avrebbero dovuto adoperarsi per risolvere questo problema che è anche sociale.

Tutti gli istituti di credito presenti non hanno fatto altro che ribadire i loro buoni intenti, hanno sciorinato tutto quanto di buono hanno fatto fino ad oggi, “molto a parole quasi nulla con i fatti!” ma questi sono i risultati delle prime delibere, documentabili con documenti alla mano.

Alla riunione chiusa alla stampa ho testualmente chiesto chiedendo di guardare in faccia ai responsabili di filiale presenti: se oggi con un bilancio in perdita di €. 800.000.00 a causa dell’alluvione ed un fatturato di €. 5.000.000.00 chiedessi da voi a chiedere un finanziamento pari a €. 700.000.00 1.000.000.00 circa seppure con la garanzia al 50% della SRGM in 7 anni me lo concedereste?

Ho poi ribadito: pensateci bene a dirmi di si perché se qualcuno risponde di si poi lo chiedo davvero e dovrà darmelo! Nessuno ha risposto e nessuno ha provato neanche a trovare scusanti.

Quella che ho illustrato è la situazione in cui più o meno versano tutte le aziende coinvolte nell’alluvione che rischiano di chiudere, non vorrei che quando qualcuno inizierà a prendere seriamente in considerazione il mio monito “che è quello di tutto il comitato” sia troppo tardi e le aziende abbiano già chiuso!

Le banche non possono pretendere di proporre prodotti bancari ordinari o quasi per gestire un evento straordinario addirittura catastrofico, se non vengono approvati finanziamenti a 15 o 20 anni con tasso agevolato le aziende non ce la faranno! Si troveranno con il doppio dei mutui da pagare e il fatturato dimezzato, oltre ad una perdita di bilancio causata dalla perdita delle merci di magazzino.

Se inoltre non si risolve entro il mese di Dicembre il problema dei bilanci che sono come detto in gravissima perdita a causa della distruzione del magazzino le stesse aziende di capitale oltre che a dover coprire la perdita si vedranno costrette a ricostituire il capitale sociale....come faranno?Quando parliamo di migliaia di posti di lavoro a rischio questo è uno dei motivi principali, le aziende dovranno consegnare i registri in tribunale e dichiarare fallimento, nonostante fossero sane fino alle ore 11.00 del 16 settembre 2006.

L’alluvione ha colpito aziende come la mia che registrava una crescita di fatturato di oltre il 30% sull’anno precedente nonostante la crisi generale e nonostante ciò rischia forse di chiudere per colpa di 3 metri di acqua e fango che sicuramente non ci siamo cercati.... vi garantisco che ne avremmo fatto volentieri a meno.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 21 ottobre 2006 - 1076 letture

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