utenti online

Riaperte le indagini sull'omicidio di Mandolini, parà di Castelfidardo

1' di lettura 30/11/-0001 -
Il 13 Giugno 1995 venne trovato morto, trafitto da decine di coltellate e finito con un masso. Chi ha ucciso il maresciallo Marco Mandolini, parà della Folgore, e perché? A undici anni di distanza forse la medicina legale e i suoi nuovi test potranno dare delle risposte.

di Redazione


La magistratura toscana ha riaperto le indagini sulla morte del maresciallo Marco Mandolini, parà di Castelfidardo, ex capo scorta del generale Bruno Loi nella misione Ibis in Somalia, ucciso a colpi di coltello e finito con un masso nei pressi della scogliera del Romito, a Livorno, il 13 Giugno 1995.

A undici anni di distanza si riaprono le indagini perché i progressi compiuti dalla medicina legale in questi anni possono portare all’identificazione del colpevole: si preannunciano perciò nuovi test sui reperti di sangue rinvenuti sulla scena del delitto.

Mandolini era impegnato in incarichi delicatissimi: il delitto potrebbe essere legato alla sua attività, così come in particolare alla missione italiana in Somalia.

Gli inquirenti non escludono un collegamento con l’uso in quel teatro di guerra di proiettili all’uranio impoverito che, come è noto, possono determinare l’insorgere di gravi intossicazioni.

Mandolini si era sottoposto a controlli medici proprio nei giorni precedenti al delitto e non si esclude che qualcuno abbia voluto mettere a tacere il parà.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 05 ottobre 2006 - 2172 letture

In questo articolo si parla di

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/enoH





logoEV
logoEV