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Una borsa lavoro per l’integrazione lavorativa delle categorie deboli

2' di lettura 30/11/-0001 -
Presentato ieri il Protocollo d’Intesa per l’integrazione sociale e lavorativa delle categorie deboli, la nuova iniziativa che unendo in sinergia ATS 13 - ASUR 7 - e Provincia di Ancona mira all'inserimento lavorativo delle categorie cosiddette svantaggiate (disabili, ex carcerati, ex tossicodipendenti, alcolisti, soggetti con patologie mentali).

di Michela Sbaffo
redazione@vivereosimo.it


É stato presentato ieri presso la Sala Vivarini del Comune il Protocollo d’Intesa per l’integrazione sociale e lavorativa delle categorie deboli, firmato dai Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale n°13 (Camerano, Castelfidardo, Loreto, Numana, Offagna, Sirolo e ovviamente Osimo, comune Capofila), la ASUR n.7 distretto sud e la Provincia di Ancona.

Presenti la dott.ssa Alessandra Cantori, Coordinatrice ATS 13, gli assessori ai servizi sociali dei diversi comuni, il Responsabile del Distretto Sud ASUR n.7 Dott. Enrico Boaro, e Emidio Spina, responsabile del Centro per l’Impiego e la Formazione di Ancona.

Questa firma segna la nascita di una nuova sinergia tra gli enti e la fine degli interventi solitari e sporadici, per quanto meritevoli, dei singoli comuni a favore delle categorie cosiddette svantaggiate e del loro inserimento nel mondo del lavoro.

Data la già operativa legge 68 che prevede l’inserimento nelle imprese con più di 15 dipendenti di persone diversamente abili con una percentuale minima di invalidità, questo protocollo vuole tutelare, oltre ai disabili, anche le classi deboli (ex carcerati, ex tossicodipendenti, alcolisti, soggetti con patologie mentali) che non hanno un certificato di invalidità e non rientrano perciò nei canali preferenziali della legge 68.

In sintonia con le strutture sanitarie dei singoli comuni si individueranno dei soggetti già seguiti dai vari centri e comunità dell’Ambito e li si proporrà alle imprese locali fornendoli di una borsa lavoro: per un anno potranno lavorare senza alcun costo per l’azienda (le spese saranno sostenute dalle Amministrazioni Comunali) e al termine di questo tirocinio potrà essere deciso dai responsabili un inserimento stabile nella struttura.

Questo procedimento è già stato sperimentato per Ancona e ha portato all’assunzione di circa 6-7 soggetti: decisamente un buon risultato, che si spera di poter replicare ora grazie a questa nuova sinergia.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 24 maggio 2006 - 1289 letture

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