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36° assemblea regionale dell’Avis: punto della situazione

3' di lettura 30/11/-0001 -
Aumentano le donazioni e si mantiene l'autosufficienza delle scorte regionali di sangue intero; necessario però lavorare per l'autosufficienza anche dei plasmaderivati e contro la carenza degli organici delle strutture trasfusionali.

da AVIS


Si è svolta presso la Sala Consiliare del Comune di Osimo il 22 Aprile scorso la 36° assemblea regionale dell’Avis.

Molti sono gli aspetti positivi evidenziati dal Consiglio direttivo; primo fra tutti il mantenimento dell’autosufficienza per quanto riguarda le scorte regionali di sangue intero; dato di notevole interesse se si considera che l’apertura del Centro Trapianti Regionale presso l’Ospedale di Torrette ha comportato un notevole incremento nell’utilizzo di unità di sangue intero.

Importante è poi sottolineare come nel 2005 il numero dei donatori sia aumentato in tutte le province a testimonianza del buon operato dell’associazione. Nel 2005 il totale delle donazioni, considerando il sangue, il plasma e le piastrine sono state 80.546 circa 2.500 donazioni in più rispetto al 2004.

Ma a questo dato positivo fanno da contraltare molti fattori che rendono l’operare dell’associazione difficoltoso. In particolare, durante l’assemblea è stata enunciata da più parti la fisiologica carenza degli organici delle strutture trasfusionali, assolutamente inadeguati a far fronte al sempre maggior numero di donatori presenti nelle varie province marchigiane. Il risultato è che ad oggi nelle Marche esistono liste d’attesa anche per poter effettuare una donazione di sangue.

Preoccupa poi la sorte del Dipartimento di Medicina Trasfusionale che, ad un anno dalla sua istituzione, non ha raggiunto ancora la sua piena operatività; per questo l’Avis chiede che ne venga attuata al più presto l’autonomia amministrativa in vista della futura realizzazione di una sua autonomia anche giuridica, sottolineando che il costo per l’attuazione del servizio trasfusionale costituisce in realtà un investimento per la sanità cui conseguono benefici sia sotto il profilo economico sia sotto il profilo della coscienza sociale.

Infine va ribadito che l’obbiettivo che l’Avis si è imposto per i prossimi anni è il raggiungimento dell’autosufficienza non solo di sangue ma anche di plasmaderivati. E’ questo un argomento centrale poiché, se si è pienamente raggiunta l’autosufficienza di sangue, altrettanto non si può dire per quanto concerne il plasma: qui il dato regionale è ben lontano dall’autosufficienza. Mancano infatti per il nostro fabbisogno almeno 6.000 litri di plasma che corrispondono a circa 13.000 donazioni.

Da qui la necessità di avviare campagne promozionali per sostenere la donazione. Importante è poi ricordare che l’Avis si è impegnato a promuovere la donazione del sangue contenuto nel cordone ombelicale. In questa direzione si è mossa anche la Regione Marche che, su richiesta dell’Avis, ha istituito la banca del sangue di cordone ombelicale presso l’Ospedale di Torrette di Ancona.

A questo punto è necessario l’immediato reperimento di risorse finanziarie per l’attuazione di tal banca affinché non venga sprecato questo sangue, che rappresenta un’utilissima risorsa in ambito medico, in quanto contenente le cellule staminali identiche a quelle presenti nel midollo osseo.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 27 aprile 2006 - 967 letture

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