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Lancia una molotov contro la filiale osimana dell'Adecco

2' di lettura 30/11/-0001 -
Arrestato l'operaio 28enne che lunedì sera ha lanciato una bottiglia incendiaria contro l'agenzia di lavoro interinale 'Adecco' in via Don Sturzo: alla base del gesto sembra ci siano state incomprensioni tra l'uomo e l’Agenzia.

da Redazione


E’ stato arrestato e si trova ora a Montacuto l’operaio meccanico ventottenne che ha lanciato una bottiglia incendiaria contro la filiale osimana dell’agenzia di lavoro interinale ‘Adecco’ in via Don Sturzo.

Luca Andreassi, questo il nome dell’uomo, incensurato, celibe, originario e residente in Lombardia ma da un anno domiciliato a Castelfidardo, lunedì sera intorno alle 21.30 è stato notato da un cittadino osimano mentre armeggiava con una bottiglia di plastica colma di benzina a cui era stato aggiunto uno stoppino.

Alla vista delle fiamme esplose contro la serranda dell’ufficio, il testimone ha deciso di seguire con la sua macchina l’autore dell’atto vandalico che si allontanava con il proprio mezzo: appuntata la targa, l’uomo ha fatto segnalazione al 112 e le Forze dell’Ordine si sono messe prontamente in azione.

Identificato nel proprietario del veicolo l’operaio ventottenne, i Carabinieri si sono presentati nel suo appartamento in affitto a Castelfidardo per interrogarlo, dopo aver bloccato ogni possibile via di fuga. I militari, perquisendo il locale e l’auto, hanno trovato quattro spinelli, 40 grammi di hashish e vari contratti di assunzione stipulati tra l’interessato e l’Adecco di Osimo.

In un primo momento il giovane ha cercato di negare ogni responsabilità, infine ha ceduto e confessato. Sembra che alla base del gesto vandalico ci siano incomprensioni nel rapporto istaurato con l’Agenzia.
Pesanti le accuse a cui Andreassi deve ora rispondere: porto abusivo d’arma (la bottiglia incendiaria), danneggiamento, detenzione di sostanze stupefacenti.

I danni riportati dallo stabile di Don Sturzo sono stati fortunatamente lievi e si stimano sui 1.000-1.500 euro: la porta ha retto all’esplosione e il fuoco non si è diffuso.











Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 23 marzo 2006 - 1258 letture

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