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'Mary': religione e guerra nel film di Abel Ferrara

2' di lettura 30/11/-0001 -
Al cinema Gabbiano di Senigallia riprende la rassegna "Mercoledì d’essai": stasera è la volta di 'Mary', di Abel Ferrara; spettacolo unico alle ore 21.15.

da Cinema multisala Gabbiano
cinemagabbiano@vsmail.it


Ferrara non è mai banale. Se ha qualcosa da dire, lo fa senza crearsi problemi. "Mary" sua ultima fatica arriva dopo quattro anni dal suo precedente film "Il nostro Natale".

Protagonisti della vicenda sono tre controversi personaggi.

Il primo è l'attrice Marie Palesi (Juliette Binoche), che dopo aver interpretato Maria Maddalena (da qui il titolo "Mary") in un fantomatico film sulla vita di Gesù, decide di ritirarsi dalla vita da diva ed andare a vivere a Gerusalemme per conoscere i luoghi del Vangelo, e rendersi utile in un territorio continuamente in guerra.

Il secondo è Tony Childress (Matthew Modine), il regista del film di cui sopra. E' un uomo attaccato ai soldi che vede la storia del "Messia" come un'opportunità per farsi strada nel mondo del cinema.

L'ultimo è Ted Younger (Forest Whitaker). Anche lui, come il regista, è un uomo che sfrutta la religione per la propria carriera. Conduce, infatti, un programma televisivo di successo che parla di fede. Le considerazioni della sua compagna, nonché un tragico evento, gli faranno però cambiare il proprio rapporto con la "fede".

In "Mary" Ferrara ci da tre punti di vista diversi con i quali approcciarsi alla religione.

Marie è la persona coerente, che una volta entrata in contatto con un ruolo profondo come Maria Maddalena non riesce a scrollarselo di dosso.

Tony (parodia di Mel Gibson) è colui che si sente sopra a tutti e a tutto. Dice di essere l'unico a poter interpretare Gesù perché non si rende conto di ciò che realmente sta rappresentando. E fino alla fine non capisce che se si vuole fare un film spirituale spacciandolo come uno manifestazione della sua "fede", non può essere così legato alle logiche di promozione e mercato. Ferrara lo trucca e lo fa parlare come Mel Gibson…

Ted rappresenta invece colui che si interroga e, finalmente capisce.

Tre differenti visioni, tra cui troviamo anche una profonda riflessione su ciò che significa essere giornalista. Non solo attraverso Ted, ma anche e soprattutto con quelle immagini (tutte rigorosamente vere) che vediamo provenire da Gerusalemme.


SCHEDA DEL FILM
Distribuzione: Mikado
Durata: 83'
Regia: Abel Ferrara
Con: Juliette Binoche, Matthew Modine, Forest Withaker, Heather Graham, Stefania Rocca
Genere: Drammatico


Nell'immagine: la locandina del film

Cinema multisala Gabbiano
(via maierini nr.2, tel. 07165375 – e-mail: cinemagabbiano@vsmail.it)
“mercoledì essai” – in collaborazione con l’associazione “dalla parte delle donne”





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 22 marzo 2006 - 1031 letture

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