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Adottato dal Consiglio Comunale il progetto di recupero ex consorzio

3' di lettura 30/11/-0001 -
Il Consiglio Comunale ha deciso di adottare il Piano di Recupero dell’area dell’ex consorzio agrario presentato dalla Fima Engineering s.r.l., pur con varie prescrizioni in merito alla viabilità. Rimangono ora 60 giorni di tempo per tutte le osservazioni e modifiche del caso prima dell’approvazione finale del progetto.

di Michela Sbaffo
redazione@vivereosimo.it


Il Consiglio Comunale ha scelto di adottare il Piano di Recupero dell’area dell’ex consorzio agrario -con varie prescrizioni in merito alla viabilità- presentato fin nei minimi dettagli mercoledì sera alla Sala Gialla dai progettisti Arch. Filiberto Andreoli e Arch. David Raponi della Fima Engineering s.r.l., tramite proiezioni e rendering al computer.

I tecnici hanno spiegato come nel dare origine a questo progetto sia stata loro volontà rispettare l’andamento del versante collinare in cui esso è inserito: per questo cinque edifici, ognuno a sé, e posti in una successione a scala dal più alto (la torre di vetro di 20 metri) al più basso. La struttura accoglierà abitazioni e uffici privati poiché l’area da recuperare da sempre prevede una destinazione di tipo residenziale.

“Si è quindi scelto –hanno aggiunto– di non riproporre gli stilemi architettonici degli anni ’70 (datazione delle palazzine circostanti) perché sarebbe stato un gesto anacronistico: viviamo nella contemporaneità ed è giusto che la città abbia un edificio che la rispecchi nella sua carica e vitalità attuale.”

I progettisti hanno quindi ammesso che la viabilità è certamente l’anello debole della propria proposta, poiché si va a costruire in un punto già critico: si sono detti perciò aperti a suggerimenti e consigli.

Tra le file dell’opposizione molti consiglieri (Alocco, Andreoni, Cittadini) si sono dimostrati perplessi di fronte all’impatto estetico di una struttura così ‘difficilmente collocabile’. “E’ fin troppo innovativa –ha dichiarato Alocco- “Un mix di residenze e uffici difficile da definire e non rapportabile ad alcun indirizzo architettonico esistente”.

In molti hanno osteggiato l’idea di creare ancora altre strutture residenziali “Abbiamo anche troppe case” –ha precisato Cittadini- “Non si potrebbe creare piuttosto in quell’area un centro congressi, o un cinema, o un’altra struttura di tipo aggregativo?”.

C’è stato anche chi ha paventato la nascita di un 'Canalini 2’ mentre la Domizio, preoccupata di uno scarso coinvolgimento della cittadinanza in una decisione così importante, ha proposto al Consiglio il rinvio dell’adozione.

Maggioranza compatta nell’approvare il progetto, pur riconoscendone una dubbia e difficile esteticità. “Non è una bella costruzione” –ha ammesso Gallina– “Ma riconosco l’oggettiva difficoltà di progettare qualcosa che si possa ben integrare nell’assetto di quella zona”.

I pensieri delle liste civiche si sono concentrati sulla viabilità e si sono fatte varie proposte, ordinate in un unico emendamento; creare un’area di parcheggio-sosta per gli autobus che la mattina portano gli studenti nelle tante scuole della zona e sono spesso responsabili dell’intasamento del traffico.

Oppure, secondo Strologo: “Possiamo rendere la strada che corre dietro l’ex consorzio, e che sarà notevolmente ampliata, un senso unico per chi va a Macerata; contemporaneamente il parallelo tratto di via Colombo potrà diventare un senso unico per chi è diretto a Osimo o Ancona.”

Rimangono ora 60 giorni di tempo per tutte le osservazioni e modifiche del caso prima dell’approvazione finale del progetto.


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Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 17 marzo 2006 - 1294 letture

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