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Un messaggio di libertà che vola su ali d'aquila: intervista a Mauro Domenella

5' di lettura 30/11/-0001 -
Si autodefinisce timido e per questo non leggerebbe mai le sue poesie in pubblico, ma posso assicurare, io che ho avuto la fortuna di poterlo ascoltare mentre mi leggeva alcuni versi, che la sua voce è quella sicura e decisa di chi sa che con le sue parole può comunicare un messaggio forte, importante, che non può esser lasciato chiuso in un cassetto. Lui è Mauro Domenella, 44 anni, commerciante di uova di Castelfidardo, ed è il vincitore dell’ottavo concorso di poesia ‘Mario Blasi’ con la lirica ‘Poesia d’estate’.

di Michela Sbaffo
redazione@vivereosimo.it


Mauro, immagino che vincere il concorso sia stata per te una grande soddisfazione... Ma raccontaci, è da tanto che scrivi poesie?

Io scrivo versi da pochissimo, un anno appena. Molti amici mi dicono che ero bravo alle elementari, sai, con i temi...Ma come posso ricordare? (ride) Certamente ho il dono di poter stendere testi con grande velocità, non è mai stato per me un problema. Ma la poesia ... è un’esperienza nuova, che sto vivendo ora con grande slancio. E’ come se adesso, a quarant’anni di età, uscisse fuori assieme ai miei versi qualcosa che mi porto dentro da tempo, pronto ad esplodere. Ammetto che un pò tutto questo mi spaventa (ride) ... non riesco quasi più a smettere di creare; pensavo che dopo il premio Mario Blasi sarei riuscito a riposarmi un pò -per così dire- dalla mia stessa creatività...invece no! Ho scritto tantissimo ed ho tanti progetti...

Sicuramente uno di essi è già andato in porto. Vedo che hai tra le mani la tua prima raccolta di poesie "Il volo dell’aquila", se non sbaglio realizzata proprio in occasione del Natale appena trascorso...

Sì, la raccolta “Il volo dell’aquila” è nata come idea regalo ‘natalizia’ per i miei clienti... pensavo che sarebbe stato bello regalare non il solito calendario ma qualcosa che fosse realmente ‘fatto’ da me... E, ti dico la verità, è stata talmente apprezzata che di tutte le 400 copie che ho fatto stampare mi è rimasta solo quella che ho adesso tra le mani! Sai, me l’hanno richiesta amici, conoscenti, ma anche amici di amici e così via....Ciò che più mi ha colpito è che in tanti, dopo averla letta, mi hanno espresso tutto il loro stupore. Alcuni mi hanno detto che erano rimasti prima di tutto piacevolmente sbalorditi dall’idea (un libro di poesie invece di un calendario?) e in secondo luogo che dovevo assolutamente far leggere queste pagine a quante più persone possibile. Molti assicuravano di essersi commossi leggendo i miei versi, alcuni volevano ringraziarmi di persona, altri abbracciarmi. Questo mi ha fatto non solo piacere, ma anche riflettere...

Riguardo il potere della poesia e le sue responsabilità?

Sì. Credo che compito della poesia sia dare un messaggio, chiaro e comprensibile a tutti. Per questo non apprezzo la poesia ‘ermetica’ per quanto mi renda conto della sua forza evocativa e della sua ricchezza simbolica. Io preferisco ‘parlar chiaro’, con termini semplici, in un dettato scorrevole, piacevole. E più di ogni cosa voglio che il lettore possa capire ciò che tento di comunicargli. Nelle mie poesie troverai spesso vere e proprie apostrofi a chi legge, che talvolta sanno forse più di prosa che di poesia, ma sono chiare e vanno dritte alla mente e al cuore. Quale messaggio? Il mio è un messaggio di libertà: ognuno di noi deve ‘riprendersi la propria vita’ senza lasciarsi soffocare dalle maschere che la società odierna ci impone. Nessuno di noi dovrebbe lasciarsi sfiorire, anno dopo anno, e morire dentro, senza un senso, senza un perché. Questo è il messaggio che voglio comunicare e spero attraverso le mie poesie di poterlo trasmettere a quante più persone possibile....

Come nascono le tue poesie, Mauro? Da dove trai ispirazione?

Da qualunque cosa e quando l’ispirazione scatta molte volte mi sento come se fosse un altro che scrive, non io. Davvero! (ride) ... Per fare un esempio, ‘Poesia d’estate’ è nata da una passeggiata sul lungomare di Numana. Ci sono poesie poi che ho composto per i miei familiari, così come liriche d’amore; alcune di esse appaiono molto semplici, descrittive, simili a piccoli quadri. Ma ci sono anche Dio, e la Morte con la sua falce. Noto che ultimamente il mio stile è cambiato...prima era più violento, emotivo, ora si sta in qualche modo addolcendo... mi piace soffermarmi sulle descrizioni, ad esempio, di semplici paesaggi e sulle parole che utilizzo per trasmettere al lettore la bellezza che entra nei miei occhi. Questo posso dire sul mio stile personale, quello che sento nascere in me, che si muove dentro di me. Devo però aggiungere che, se mi ci impegno, sono capace di scrivere in maniera sempre diversa; molte volte ho fatto sperimentazioni su questo, come riscrivere la stessa poesia con parole diverse o imitare lo stile di poeti del passato...un esempio può essere la mia poesia, “La fanciulletta”, di foggia leopardiana, e così via....

Dicevi che hai tanti progetti per il futuro....puoi anticiparci qualcosa?

Visto che non riesco a smettere di scrivere (ride) penso che, dopo aver registrato alla SIAE “Il volo dell’aquila”, inizierò a lavorare subito su una seconda raccolta. Stavolta vorrei proporla direttamente ad un editore così da pubblicarla secondo l’usuale iter. Non solo: ho in mente un libro di racconti per bambini e ancora altro....sono molto emozionato, forse anche spaventato, da questo torrente di parole che sento scorrermi dentro, così come da tutti questi progetti che si fanno strada nella mia mente. Ma sento che devo tuffarmi in questa strada, perché mi fa davvero star bene.... mi sento ‘rinnovato’ e soprattutto desideroso di condividere con quante più persone possibili quello che sento dentro.


Nella foto: Mauro Domenella; copertina della raccolta "Il volo dell’aquila". Foto e copertina sono una realizzazione di Marco Pallotto Web & Design Studio.




   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 20 gennaio 2006 - 1483 letture

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