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Recanati: riapre al pubblico la chiesa di San Pietrino

3' di lettura 30/11/-0001 -
Sabato 7 gennaio con una solenne cerimonia sarà riaperta al pubblico dopo i lavori di ristrutturazione la chiesa di San Pietrino: la chiesa tornerà a ospitare le funzioni religiose, mentre l'ex sacrestia ospiterà esposizioni, incontri musicali e altri eventi. Per la speciale occasione si esibirà sabato in concerto il quartetto d’archi "Gigli".

da Comune di Recanati


Riaprirà al pubblico sabato 7 gennaio la chiesa di San Pietrino dopo i lavori di ristrutturazione.

L’evento sarà sottolineato da una cerimonia che si svolgerà alle ore 18 alla presenza del sindaco Fabio Corvatta e del presidente del Centro mondiale della Poesia e della Cultura "Giacomo Leopardi", l’on. Franco Foschi. La cerimonia, realizzata dal Comune e dal Centro mondiale in collaborazione con la Civica scuola di Musica "B. Gigli", prevede anche il concerto del quartetto d’archi "Gigli".

Per la città si tratta dunque di un evento importante e atteso, visto che la chiesetta di San Pietrino è certamente una delle più belle di Recanati. Il restauro della chiesa ha riguardato il consolidamento delle strutture portanti della copertura principale impostate su cinque capriate lignee e dei nodi murari, con tutti gli interventi strutturali necessari per far sì che un vero gioiello dell’architettura italiana venisse restituito alla città.

Da sabato potremo quindi tornare ad ammirare la chiesa nella sua bellezza architettonica, con i suoi tre altari, i quadri dedicati a San Pietro Apostolo, alla Vergine degli Orti e a San Benedetto Giuseppe Labre, assieme al nuovo splendore del pavimento, con la centrale croce di Malta a differenti cromie giallo e rosso mattone. Non solo si tornerà a svolgervi funzioni religiose, ma anche si intende destinare l’ex sacrestia a eventi particolari come esposizioni, incontri musicalii e altro ancora.

L’edificio ha una storia molto antica. Situato all’inizio della via della Fonderia, là dove il Calcagni e la sua Scuola dei Lombardi fondevano le loro opere in bronzo, è parte integrante del quartiere leopardiano, tra Montemorello e i Cappuccini. La data di fondazione, pur non precisamente conosciuta, deve essere precedente al 1249, anno della bolla di Innocenzo IV, in cui è citato appunto il beneficio di S. Pietro Apostolo.

Secondo alcuni, il Vanvitelli presente a Recanati per rifare la facciata di S. Vito dopo il terremoto del 1746 sarebbe stato incaricato anche di rifare il Portale di San Pietrino. L’on. Foschi è intervenuto sul tema osservando come "sembrano fondate le ragioni per cui Marco Lambertucci (architetto autore di una recente relazione storica basata su documenti d’archivio) ritiene più probabile che sia stato incaricato dei restauri Carlo Orazio Leopardi".

"Il prozio del Poeta nella seconda metà del ‘700 fece quasi tutti i restauri delle opere importanti di Recanati, compreso quello della sua casa della cui area la chiesetta fa parte. Ne fanno testimonianza una memoria di Monaldo e una nota dello stesso Carlo Orazio che ci informa delle opere eseguite sulla base dei suoi disegni, tra cui quella riguardante San Pietrino”.

Dal 1817 prese possesso di S. Pietrino la confraternita di S. Maria degli Orti, qui trasferita dalla chiesa di Fontenuova fuori di Porta Marina. In ricordo di questa presenza, fu murata sopra la porta della sagrestia l’antica pietra della confraternita. A ricordo della lontana appartenenza a Sant’Agostino, ogni anno lo stendardo di Santa Maria degli Orti viene esposto durante gli esercizi della settimana santa.


nell'immagine: scorcio di Recanati





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 04 gennaio 2006 - 1932 letture

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