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Arresti domiciliari per l'omicida delle Brecce Bianche?

1' di lettura 30/11/-0001 -
Luigi Manzotti, il ferroviere di Osimo Stazione reo confesso dell'omicidio di Victoria Leiva, è stato visitato nella sua cella a Montacuto dalla famiglia; i suoi avvocati si stanno adoperando per ottenere gli arresti domiciliari e la trasformazione del capo d'accusa da omicidio volontario a preterintenzionale.

da Redazione


La sua famiglia non l’ha abbandonato. La moglie Tina e i suoi due figli sono andati a trovare Luigi Manzotti nella sua cella a Montacuto, in occasione delle festività.

Il ferroviere di Osimo Stazione è in carcere dallo scorso 17 dicembre perché reo confesso dell’omicidio della prostituta di origine argentina Victoria Leiva, soffocata con un cuscino nel suo appartamento di Brecce Biance lo scorso 15 novembre.

Su Luigi Manzotti pende l’accusa di omicidio volontario aggravato da futili mutili: causa della lite e del conseguente raptus omicida dell’uomo sarebbe stato infatti un banale disaccordo circa il prezzo di una prestazione extra.

La difesa, affidata agli avvocati Angelo Borrelli dello Studio Scaloni e Lucia Stecconi, ha intenzione di ottenere la conversione del capo d’accusa in omicidio preterintenzionale ed al momento si sta battendo per stemperare la misura cautelare sull’uomo e ottenere per lui gli arresti domiciliari.

L’avvocato Borrelli sostiene infatti, al contrario del pm Marco Pucilli, che Luigi Manzotti non ha mai nutrito né nutre adesso propositi di fuga.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 04 gennaio 2006 - 1970 letture

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